OpenAI, da sempre gelosa dei suoi segreti, ha deciso di cambiare rotta. Dopo anni di modelli “chiusi”, sta per rilasciare il suo primo modello linguistico open source dai tempi di GPT-2.
OpenAI svelerà presto un modello linguistico AI open source
Ma stavolta OpenAI vuole fare le cose in grande. L’azienda ha pubblicato sul suo sito un modulo di feedback, invitando sviluppatori, ricercatori e membri della comunità in generale a dire la loro. Domande come “Cosa vorresti vedere in un modello open-weight di OpenAI?” e “Quali modelli open hai usato in passato?” fanno capire che la società è seria riguardo a questo progetto.
“Siamo entusiasti di collaborare con sviluppatori, ricercatori e la comunità in generale per raccogliere input e rendere questo modello il più utile possibile“, si legge sul sito di OpenAI. E per dimostrarlo, l’azienda ha in programma eventi per sviluppatori, sessioni di feedback e persino demo di prototipi del modello. Si parte da San Francisco, per poi spostarsi in Europa e Asia-Pacifico.
La pressione dei rivali open source: DeepSeek e Meta fanno scuola
Ma perché questo cambio di rotta? La verità è che OpenAI è sotto pressione. Rivali come DeepSeek hanno adottato un approccio “aperto”, rendendo i loro modelli disponibili alla comunità per la sperimentazione e, in alcuni casi, la commercializzazione. Una strategia che si è rivelata un successo clamoroso.
Anche Meta ha investito molto nella sua famiglia di modelli open source Llama e a buon ragione. A marzo, l’azienda di Mark Zuckerberg ha annunciato che Llama ha superato il miliardo di download.
Sam Altman ammette: “Siamo stati dalla parte sbagliata della storia”
Anche Sam Altman, CEO di OpenAI, ha dovuto fare mea culpa. In una recente Q&A su Reddit, ha ammesso che l’azienda è stata “dalla parte sbagliata della storia” quando si tratta di open source. “Dobbiamo trovare una strategia open source diversa“, ha detto Altman, aggiungendo che non tutti in azienda condividono questa visione, e che comunque non è la su massima priorità al momento.
Ma in un post su X del lunedì pomeriggio, Altman ha chiarito che il prossimo modello open di OpenAI avrà capacità di ragionamento simili a quelle di o3-mini. E ha assicurato che prima del rilascio, il modello sarà valutato secondo il preparedness framework dell’azienda, con un lavoro extra dato che sarà modificabile dopo il rilascio.
Ombre sul passato di Altman, avrebbe mentito sui controlli di sicurezza
Ma non è tutto oro quel che luccica. Estratti di un libro in uscita della reporter del Wall Street Journal Keach Hagey, pubblicati nel weekend, accusano Altman di aver mentito ai dirigenti di OpenAI sui controlli di sicurezza dei modelli prima del suo breve licenziamento nel novembre 2023.
Accuse pesanti, che gettano un’ombra sul passato del CEO. Ma Altman sembra determinato a guardare avanti, verso un futuro in cui OpenAI abbraccia l’open source. “Siamo entusiasti di vedere cosa realizzeranno gli sviluppatori e in che modo le grandi aziende e i governi, che preferiscono gestire un modello indipendente, lo utilizzeranno nei loro progetti.“, ha detto su X.
TL;DR: we are excited to release a powerful new open-weight language model with reasoning in the coming months, and we want to talk to devs about how to make it maximally useful: https://t.co/XKB4XxjREV
we are excited to make this a very, very good model!
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we are planning to…
— Sam Altman (@sama) March 31, 2025