Sam Altman ha più volte dichiarato che è necessario regolamentare l’intelligenza artificiale. Al termine di un talk alla University College London, il CEO di OpenAI ha tuttavia affermato che l’azienda potrebbe abbandonare l’Europa, se non riuscirà a rispettare gli obblighi previsti dall’AI Act.
AI Act impossibile da rispettare?
Dopo aver incontrato i senatori degli Stati Uniti, Altman ha iniziato un tour mondiale per parlare dell’intelligenza artificiale generativa (come ChatGPT) e della sua regolamentazione. Durante l’incontro all’università londinese, il CEO di OpenAI ha dichiarato che i benefici dell’IA sono maggiori dei pericoli e che si dovrebbe seguire un approccio bilanciato nella scrittura delle regole.
Parlando con i giornalisti, Altman ha confermato di essere molto preoccupato dall’entrata in vigore della proposta di legge nota come AI Act. L’ultima bozza, approvata dalle commissioni Mercato Interno e Libertà Civili del Parlamento europeo, prevede precisi obblighi per gli sviluppatori dei modelli IA. Il CEO di OpenAI ha dichiarato che l’azienda proverà a rispettarli. Ci sono però limitazioni tecniche, quindi l’azienda potrebbe essere costretta a cessare le operazioni in Europa.
Un altro “pericolo” per OpenAI è l’obbligo di trasparenza. La legge prevede di svelare molti dettagli sui sistemi IA, tra cui dimensione del modello, potenza di calcolo richiesta e i dati protetti dal copyright usati per l’addestramento. Quest’ultimo obbligo potrebbe esporre OpenAI a cause legali, in quanto molti dati usati per ChatGPT e DALL-E sono “raschiati” da Internet. (la rivale Stability AI è stata denunciata da Getty Images).
Intanto prosegue l’aggiornamento di ChatGPT. Oltre a rendere disponibile l’app iOS in altri 11 paesi, OpenAI ha aggiunto l’opzione per la condivisione dei link alle conversazioni, il plugin di Bing (solo per abbonati Plus) e la possibilità di disattivare la cronologia su iOS.
Aggiornamento (26/05/2023): Sam Altman ha comunicato di non voler lasciare il mercato europeo.