OpenAI avrebbe avviato lo sviluppo di un chip custom per migliorare le capacità di Sora, il modello text-to-video annunciato a metà febbraio. In base alle indiscrezioni provenienti dalla Cina, la startup californiana ha già affidato la produzione a TSMC.
Chip IA di OpenAI a 1,6 nanometri?
Attualmente OpenAI sfrutta la potenza di calcolo offerta dai server di Microsoft Azure per l’addestramento e l’inferenza dei modelli di intelligenza artificiale generativa (testo, audio e video). L’accordo pluriennale da circa 13 miliardi di dollari non durerà per sempre (se non verrà rinnovato o se ci sarà l’intervento delle autorità antitrust, inclusa la Commissione europea), quindi l’azienda guidata da Sam Altman deve trovare soluzioni alternative.
Dall’inizio dell’anno, il CEO ha avviato la ricerca di partner per costruire nuove fabbriche in grado di soddisfare la domanda di chip IA. Secondo Economic Daily News, uno dei partner era TSMC, ma il piano di costruire una fabbrica dedicata è stato accantonato. La collaborazione proseguirà però con un altro accordo commerciale.
OpenAI avrebbe già ordinato la produzione di un chip con tecnologia A16. Questa sigla indica il processo a 16 Angstrom (1,6 nanometri). In dettaglio, il chip in questione è un ASIC (Application Specific Integrated Circuit), sviluppato in collaborazione con Broadcom e Marvell. Inizialmente verrà utilizzato il processo a 3 nanometri (già disponibile) e successivamente (non prima del 2026) ci sarà il passaggio a 1,6 nanometri.
Lo stesso processo verrà usato da Apple per il suo chip A20. L’azienda di Cupertino ha già prenotato la capacità produttiva di TSMC. OpenAI sarà quindi il secondo cliente. Il modello Sora potrebbe essere accessibile tramite ChatGPT. Il chatbot sarà integrato in Apple Intelligence, pertanto non è da escludere una collaborazione hardware tra le due aziende.