Continuano i colpi di scena all’interno di OpenAI. Meno di 48 ore dopo il suo licenziamento, Sam Altman potrebbe ritornare come CEO. Diversi investitori e azionisti avrebbero spinto il consiglio di amministrazione alle dimissioni, mentre molti dipendenti hanno minacciato di lasciare l’azienda californiana e seguire Altman nel suo nuovo progetto IA.
OpenAI: situazione “drammatica”
Il consiglio di amministrazione ha deciso di licenziare Altman perché “non è stato sincero nelle sue comunicazioni“. Qualche ora dopo sono arrivate le dimissioni di Greg Brockman (Presidente del CdA), Jakub Pachocki (Director of Research), Aleksander Madry (Head of Preparedness) e Szymon Sidor (Senior Researcher). Altman e Brockman avrebbero iniziato a contattare amici e investitori per avviare una nuova startup IA. Diversi dipendenti potrebbero quindi seguire i due co-fondatori di OpenAI.
Secondo le fonti di Forbes, la situazione è diventata insostenibile. Il licenziamento di Altman è stato comunicato pochi minuti prima dell’annuncio ufficiale. All’interno dell’azienda è iniziata una rivolta di massa dei ricercatori, mentre gli investitori hanno minacciato azioni legali. Nonostante la conferma degli investimenti, Microsoft avrebbe deciso di sospendere i pagamenti.
In seguito alle pressioni interne ed esterne, il consiglio di amministrazione avrebbe annunciato le dimissioni entro le 17:00 di ieri (ora della California), ma la scadenza non è stata rispettata. Potrebbero quindi arrivare dimissioni in massa che causeranno la scomparsa di OpenAI. Molti dipendenti hanno espresso il loro sostegno ad Altman tramite cuori in risposta ad un suo post su X (anche Greg Brockman e Mira Murati, CEO ad interim).
Se Altman riprenderà il suo posto alla guida di OpenAI è quasi certo l’allontanamento di Ilya Sutskever (co-fondatore e Chief Scientist), in quanto considerato l’autore del “piano” che ha portato al licenziamento del CEO.