Google ha integrato l’intelligenza artificiale nel motore di ricerca. OpenAI ha seguito il percorso inverso, sfidando l’azienda di Mountain View nel suo “regno”. ChatGPT Search è la funzionalità del chatbot che permette di cercare informazioni su Internet. Era accessibile in test da luglio ad un numero limitato di utenti. Ora è disponibile anche agli abbonati Plus e Team.
ChatGPT Search: risultati da fonti affidabili
ChatGPT risponde alle domande degli utenti utilizzando le informazioni pubblicate sul web. ChatGPT Search è quindi la naturale evoluzione. La funzionalità è integrata direttamente nell’interfaccia del chatbot (web, Windows, macOS, Android e iOS). La ricerca su Internet viene effettuata automaticamente in base alla query, ma è possibile attivarla manualmente cliccando sull’icona del mappamondo.
OpenAI sottolinea che si ottengono risposte veloci e rilevanti con link alle fonti, esattamente come nei motori di ricerca tradizionali. Il principale vantaggio è l’uso del linguaggio naturale. Inoltre è possibile ottenere informazioni più complete, senza cercare tra numerosi link singoli o ripetere la ricerca. ChatGPT può rispondere a domande successive sullo stesso argomento, ricordando l’intera conversazione.
Alla fine della risposta è presente il pulsante Sources che apre una barra laterale con tutte le fonti utilizzate dal chatbot. Le fonti sono ovviamente gli editori con i quali OpenAI ha sottoscritto un accordo: Associated Press, Axel Springer, Condé Nast, Dotdash Meredith, Financial Times, GEDI, Hearst, Le Monde, News Corp, Prisa (El País), Reuters, The Atlantic, Time, Vox Media e altri.
Il modello di ChatGPT Search è una versione ottimizzata di GPT-4o, addestrata anche con l’output del modello o1-preview. ChatGPT Search è disponibile per tutti gli abbonati Plus e Team, oltre che agli utenti nella lista d’attesa del prototipo SearchGPT. Nelle prossime settimane sarà disponibile anche per gli utenti Edu e Enterprise. Per l’accesso gratuito si dovrà attendere qualche mese.