OpenAI sta ottenendo maggiori ricavi rispetto a Microsoft nel business dei modelli AI come servizio (model-as-a-service). Secondo The Information, infatti, l’azienda di Sam Altman sta generando più profitti dalla vendita dell’accesso ai propri modelli di intelligenza artificiale, se paragonata a quanto guadagna Microsoft dall’offerta di servizi analoghi sulla sua piattaforma Azure.
Al momento quindi, OpenAI sta avendo più successo di Microsoft nel monetizzare l’accesso commerciale alle proprie tecnologie AI, superando il colosso tech che pure detiene una partecipazione di minoranza nella società.
Il sorpasso di OpenAI nel settore del model-as-a-service
L’attività API della startup, che consente agli sviluppatori di utilizzare modelli come GPT-4, ha raggiunto un miliardo di dollari di entrate annuali a marzo. Questo traguardo è particolarmente degno di nota perché OpenAI ha avviato le sue attività di vendita solo a metà del 2023. Al contrario, Azure OpenAI Service di Microsoft, che rivende i modelli di OpenAI, ha appena raggiunto lo stesso traguardo di fatturato.
Questo successo è una sorpresa per molti esperti del settore. Quando Microsoft ha stretto una partnership con OpenAI nel 2019, gli esperti hanno ipotizzato che le vaste relazioni commerciali di Microsoft le avrebbero dato un vantaggio significativo con i grandi clienti. Tuttavia, OpenAI si è dimostrata straordinariamente abile nell’assicurarsi da sola importanti accordi.
La strategia di OpenAI si concentra sull’offerta di un accesso anticipato ai nuovi modelli e sulla collaborazione con i grandi clienti per personalizzare le proprie offerte. Questo approccio ha aiutato l’azienda a competere efficacemente contro le strategie di sconti e pacchetti di Microsoft.
La contromossa di Microsoft
Microsoft ha notato la crescita di OpenAI. In risposta, il gigante tecnologico ha modificato i prezzi del suo Azure OpenAI Service, riducendo del 25% la spesa minima richiesta per ottenere l’accesso a GPT-4 garantito nei periodi di picco, che ora si aggira intorno ai 185.000 dollari al mese.
Questa competizione tra le due aziende non riguarda solo la quota di mercato, ma ha anche uno scopo strategico. Quando Microsoft e OpenAI hanno rinegoziato il loro accordo alla fine del 2022, hanno dichiarato esplicitamente che le aziende avrebbero operato come entità separate e sarebbero state in concorrenza per i clienti. Secondo una fonte, questo accordo è stato pensato in parte per ridurre i controlli dell’antitrust, data la natura insolita della loro partnership.
Vale la pena notare che questo confronto dei ricavi non include le varie offerte Copilot di Microsoft, che integrano le capacità di AI nella sua popolare suite di software. Allo stesso modo, non sono considerati gli abbonamenti ChatGPT Team ed Enterprise di OpenAI. Un confronto tra questi prodotti potrebbe fornire un quadro più completo del panorama del mercato dell’AI e delle posizioni relative delle due aziende.
La rivalità tra OpenAI e Microsoft
Sebbene il confronto dei ricavi evidenzi un aspetto competitivo, è importante non sopravvalutare la rivalità tra Microsoft e OpenAI. La loro partnership si basa su vantaggi reciproci e forti incentivi. OpenAI si affida alla vasta infrastruttura cloud di Microsoft per addestrare e distribuire i suoi modelli, un vantaggio critico nella corsa all’AI.
Nel frattempo, il consistente investimento di Microsoft in OpenAI le conferisce sia una partecipazione finanziaria al successo della startup sia il diritto di integrare la tecnologia all’avanguardia di OpenAI nei propri prodotti. Ciò consente a entrambe le aziende di sfruttare i propri punti di forza e di muoversi rapidamente, il che è più importante della lotta per una fetta di mercato.