Entro i prossimi mesi, OpenAI renderà disponibile una tipologia inedita di abbonamento per l’accesso al suo chatbot: si chiamerà ChatGPT Business. L’annuncio è giunto direttamente dall’organizzazione, attraverso un breve cenno in chiusura del post che illustra le novità introdotte per la privacy e in merito al trattamento dei dati personali.
ChatGPT Business, abbonamento per professionisti
Al momento sappiamo che i lavori sulla sottoscrizione sono in corso e che sarà destinata ai professionisti che necessitano di un maggiore controllo sui loro dati e alle imprese che desiderano gestire i loro utenti finali
. Una formula differente, dunque, rispetto a quella Plus lanciata a febbraio, che opererà in modo conforme alle policy sui dati degli utenti già definite per le API attuali. In altre parole, di default, le informazioni inviate all’IA non saranno impiegate con l’obiettivo di istruire gli algoritmi.
Alcuni primi riferimenti a ChatGPT Business sono reperibili all’interno della documentazione di supporto, ma non aggiungono alcun dettagli rispetto a quanto già riportato. Nessuna informazione nemmeno per quanto riguarda la data di lancio del nuovo abbonamento, né al prezzo o alle modalità scelte per il rollout, che non è da escludere possa essere graduale, partendo da un numero limitato di territori prima di diventare globale e accessibile ovunque.
Il ritorno di ChatGPT in Italia è alle porte?
Ricordiamo che il servizio risulta ancora irraggiungibile dall’Italia (se non ricorrendo a metodi specifici per aggirare il blocco), in seguito allo stop imposto a fine marzo. La scadenza del 30 aprile, fissata per l’adempimento alle prescrizioni imposte dal Garante Privacy, è comunque ormai alle porte: quasi certamente ne sapremo di più già entro questa settimana.
Non è da escludere il ritorno ufficiale del chatbot nel nostro paese nei prossimi giorni. Dopotutto, alcune delle novità introdotte da OpenAI, intervengono proprio su aspetti e criticità evidenziate dall’intervento dell’Autorità.