Il team di sviluppo di OpenOffice ha rilasciato una minor release della sua suite per l’ufficio, la 3.2.1, che oltre a correggere alcuni bug cambia le informazioni sul copyright: un cambiamento fatto per rispecchiare il recente passaggio di proprietà – da Sun ad Oracle – del software. Con l’occasione è stata inoltre ritoccata la grafica del logo e delle icone.
OpenOffice 3.2.1 è la prima versione della suite open source a portare il logo e il marchio di Oracle. OpenOffice cambia dunque formalmente proprietario per la seconda volta: la prima avvenne nell’agosto del 1999, quando Sun acquisì dalla società tedesca StarDivision il software StarOffice, dal cui codice nacque – circa un anno dopo – il progetto OpenOffice.
Va ricordato, a tal proposito, come Sun commercializzasse anche una versione a pagamento della suite che conservava il nome originario di StarOffice. Oracle continuerà a vendere il prodotto con il nome di Oracle Open Office: da notare lo spazio tra le parole “open” e “office”, come a evidenziare con più forza che non si tratta di OpenOffice.org.
Come si evince della note di rilascio , OpenOffice 3.2.1 introduce ben poche novità: quella più visibile è il diverso stile grafico della schermata di selezione delle applicazioni, ora dominata dal bianco e dal rinnovato logo di OpenOffice. Completamente diversa la grafica delle icone, ora più stilizzata e seriosa, e di un certo impatto il logo rosso di Oracle, che contrasta con la monocromia di sfondo e icone.
La nuova minor release di OpenOffice introduce poi diversi aggiornamenti relativi a dizionari e localizzazioni, ed è ora compatibile con Cygwin 1.7. Il file d’installazione può essere scaricato in lingua italiana da questa pagina .
Alessandro Del Rosso