Lo scontro intestino tra la community di OpenOffice.org e Oracle – che ha acquisito il controllo della suite di produttività dopo aver inglobato Sun – si è concluso come peggio non poteva. Il colosso dei database enterprise ha mal digerito la nascita del progetto indipendente LibreOffice , e all’ultimatum della community risponde con un altro ultimatum : chi ha un piede in entrambe i progetti deve sloggiare dal consiglio di controllo di OO.org.
Il “fork” di OO.org, noto come LibreOffice, intende riaffermare la libertà di manovra e di evoluzione della più nota suite per la produttività “alternativa” allo strapotere di Microsof Office, e Oracle considera questa posizione come una vera e propria dichiarazione di guerra: nell’ultimo meeting del consiglio di OO.org avvenuto su IRC , il presidente e uomo di Oracle (e prima ancora di Sun) Louis Saurez-Potts ha evidenziato il “plateale” conflitto di interessi in cui si trovano invischiati alcuni membri.
“Il vostro ruolo in The Document Foundation e in LibreOffice rende il vostro ruolo come rappresentanti della community di OpenOffice.org insostenibile – ha scritto Saurez-Potts – Causa confusione, è un conflitto di interessi puro e semplice visto che TDF si divide da OOo”. “Se i membri di TDF non si dissociano dall’organizzazione – ha concluso Saurez-Potts – allora hanno l’obbligo di dare le dimissioni entro martedì”.
Dunque è guerra aperta fra i promotori di TDF/LibreOffice e Oracle/OOo: la palla passa ora ai primi, che dovranno decidere come reagire all’ultimatum imposto loro. E mentre attende la prevedibile reazione della parte avversa, Oracle prova a corteggiare utenti e sviluppatori OOo rilasciando la prima release candidate della versione 3.3.0 della suite open source.
Alfonso Maruccia