Oltre a smartphone e MID, la futura piattaforma Atom Moorestown salirà a bordo dei tablet. Il produttore statunitense OpenPeak ha già mostrato un design di riferimento, chiamato OpenTablet 7 , che come suggerisce il nome si caratterizza per l’adozione di un display touch screen da 7 pollici.
Concepito per un utilizzo soprattutto multimediale, l’OpenTablet 7 ha tasti hardware per la regolazione del volume, altoparlanti stereo integrati e piedistallo removibile per essere appoggiato su un tavolo. Il case ha uno spessore di 15 millimetri, mentre il peso complessivo del dispositivo è di circa mezzo chilogrammo.
Il display del tablet, di cui non è ancora nota la risoluzione, è un modello TFT a LED con tecnologia touch di tipo capacitivo (come quella di iPhone e iPad). Fanno poi parte della dotazione hardware WiFi 802.11n, Bluetooth 2.1, cam frontale e posteriore, microfono, modem 3G (probabilmente opzionale), porta HDMI e slot microSD (scelta piuttosto insolita per un dispositivo di queste dimensioni). La porta HDMI suggerisce il supporto, da parte dell’OpenTablet, della riproduzione di video HD.
A discapito del suo nome, l’OpenTablet utilizzerà una piattaforma per i widget basata su Flash, e dunque tutt’altro che aperta. Come ormai succede sulla maggioranza degli odierni dispositivi palmari consumer, i widget permetteranno all’utente di personalizzare il desktop e aggiungervi scorciatoie ai principali social network, previsioni meteo grafiche, feed RSS ecc.
Il dispositivo integrerà anche un sistema di gestione remota web-based che ne semplificherà l’amministrazione e il monitoraggio centralizzato.
Moorestown, la piattaforma hardware x86 alla base di OpenTablet, rappresenta il più importante tentativo di penetrazione di Intel nel “regno” di ARM, quello dei piccoli device. Rispetto all’attuale piattaforma Atom-based, Moorestown promette di consumare fino a 50 volte meno in idle e di richiedere la metà dello spazio: secondo Intel ciò consentirà ai produttori di progettare schede madri per Moorestown fino a due volte più compatte rispetto a quelle attuali.
Attesa per la seconda metà del 2010, la piattaforma Moorestown comprenderà un system-on-chip chiamato in codice Lincroft che integrerà un processore Atom, una GPU, un controller di memoria, un controller per il display e un hub per l’I/O ( Langwell ).
Alessandro Del Rosso