Web – La OpenPGP Alliance di Phil Zimmermann va all’attacco. Nel momento più caldo della questione Echelon , il consorzio messo in piedi da Zimmermann si candida come “fonte” di sistemi di cifratura potenti e basati su standard aperti.
Tutto questo avviene in piena rotta di collisione con la PGP Security, la divisione di sicurezza controllata da Network Associates ma fondata a suo tempo proprio da Zimmermann. Quest’ultimo, all’inizio di quest’anno ha lasciato PGP Security tra le polemiche, affermando sulla stampa internazionale che Network Associates non voleva in alcun modo pervenire alla pubblicazione del codice sorgente di PGP.
Ed è proprio questa la sfida di OpenPGP, perché Zimmermann è convinto, e come lui molti dei maggiori esperti di sicurezza, che un sistema di cifratura e protezione che voglia candidarsi ad essere definito “affidabile” deve essere un sistema il cui sorgente sia “controllabile”, dunque aperto e non proprietario.
La strada di OpenPGP appare dunque in salita, ma fino ad un certo punto vista la notorietà di Zimmermann e il fatto che lo standard aperto, sottoposto per valutazione dalla IETF già nel 1997 è oggi ormai uno standard che fa gola a qualunque produttore di sicurezza (che può decidere di implementarlo senza svenarsi in royalty). Ed è da segnalare che la OpenPGP Alliance ora include colossi del settore tra cui Qualcomm, Zero-Knoweledge e quella Hush Communications di cui lo stesso Zimmermann è oggi elemento portante.
“Contro” tutto questo remerà con forza Network Associates che, proprio grazie a PGP Security, dispone di una decisa leadership nel settore. Ma di questi tempi il modello open source voluto da Zimmermann sembra avere le carte in regola per farsi sentire.
UPDATE: 15:56 – Network Associates decide di entrare in OpenPGP Alliance