Dal sito di Opera Software è disponibile la versione finale di Opera 10.10, prima release del famoso web browser norvegese ad integrare la nuova tecnologia client/server Opera Unite . Una tecnologia con cui Opera Software promette di “reinventare il Web” e renderlo ancor più interattivo e “sociale”.
Di Opera Unite si è già scritto molto in passato. In sintesi, questa funzione consente all’utente di trasformare il proprio browser in un server tuttofare con cui condividere siti personali, foto, musica, note di testo, segnalibri, appuntamenti e altri contenuti o servizi. Il tutto senza utilizzare programmi esterni o perdersi nelle complesse configurazioni dei webserver classici.
In sé e per sé Opera Unite è solo un nudo framework: perché “prenda vita” è necessario installarvi dei moduli applicativi, una sorta di add-on scaricabili da questa galleria ufficiale. Similmente a quanto succede con le estensioni di Firefox, tali moduli potranno essere sviluppati anche dalle terze parti.
“Dando ai nostri dispositivi la capacità di servire contenuti, diventiamo eguali cittadini del Web”, ha commentato Jon von Tetzchner, CEO di Opera Software. “In un’epoca in cui abbiamo ceduto il controllo dei nostri dati personali alle terze parti, Opera Unite ci offre la libertà di scegliere in quale modo condividere i nostri dati”.
Al momento le applicazioni disponibili per Opera Unite sono circa una trentina, ed includono un task manager, un client/server per la messaggistica, un uploader di documenti e alcuni giochini multiplayer. I videogiochi per casual gamer potrebbero rivelarsi un terreno particolarmente fertile per Opera Unite, soprattutto per la semplicità con cui è possibile iniziare una partita multiplayer.
A parte Opera Unite, la nuova versione 10.10 di Opera non introduce altre novità di rilievo rispetto alla 10.0: come quest’ultima, la nuova release integra la tecnologia di compressione dei contenuti Opera Turbo, la funzione di sincronizzazione dei segnalibri e la nuova interfaccia grafica.
Opera 10.10 può essere scaricato da qui per Windows, OSX, FreeBSD, Solaris e Linux. Link a video, screenshot, guide e altre risorse sono riportati nel comunicato stampa .
Alessandro Del Rosso