La nuova versione del browser Opera, appena rilasciata su Play Store per i dispositivi Android, non è un semplice update. Presentata nella giornata di ieri in occasione dell’evento Hard Fork Decentralized in scena a Londra, integra un wallet per le criptovalute ed è pronta per accogliere le innovazioni del cosiddetto Web 3.0 che la software house norvegese definisce “The Exciting Internet of Tomorrow”.
Opera: browser e criptovalute
Con la release 49 (la precedente è arrivata a inizio novembre) non c’è più bisogno di affidarsi ad applicazioni esterne o plugin per gestire le monete virtuali. Più precisamente, al momento il supporto è garantito per Ethereum e per le altre valute gestite mediante lo standard ERC20. In altre parole, Bitcoin ne è escluso. L’obiettivo è quello di aiutare gli utenti a prendere confidenza con il mondo delle crypto, fino ad oggi visto prevalentemente come un territorio di speculazione finanziaria, ma che offre indubbie potenzialità per la gestione dei pagamenti di tutti i giorni, soprattutto per quanto concerne gli acquisti online. Queste le parole di Krystian Kolondra, Executive VP di Opera.
La nostra speranza è che questo step possa contribuire a far vedere le criptovalute non come strumento di speculazione e investimento, ma come sistema di pagamento per le transizioni quotidiane degli utenti.
La feature sarà integrata in futuro anche nelle edizioni desktop del browser destinate ai sistemi operativi Windows, macOS e Linux. Come si può vedere dallo screenshot di seguito, direttamente all’interno dell’applicazione è possibile accedere al proprio portafoglio per consultare informazioni dettagliate relative alla somma gestita, in valuta ETH così come in dollari o euro, con l’ammontare aggiornato in tempo reale in base alle oscillazioni del valore.
Blockchain e dApps
Il supporto alle blockchain si traduce anche nella possibilità di esecuzione delle dApps senza dover ricorrere all’utilizzo di estensioni o componenti extra. Si tratta di applicazioni decentralizzate come CryptoKitties, eseguite non da una sola macchina (come invece avviene nella dinamica tradizionale server-client), bensì da più nodi di una rete, riprendendo e potenziando il concetto di P2P. Secondo i più ottimisti andranno a costituire gli elementi attraverso i quali dare vita alla prossima evoluzione del Web.
Iniziative di questo tipo potranno contribuire ad avvicinare gli utenti al mondo delle blockchain e delle criptovalute, quest’ultimo di recente interessato da un crollo quasi verticale di alcune delle sue monete più rappresentative, a dispetto di previsioni passate rivelatesi eccessivamente entusiastiche.