Chrome? Una vera e propria manna dal cielo: a dirlo è Jon Von Tetzchner, CEO di Opera Software, azienda che produce l’omonimo browser. L’arrivo del Gbrowser ha in qualche modo aperto gli occhi agli utenti sull’esistenza di valide alternative ai leader del settore, Firefox e IE su tutti.
“Dall’arrivo di Chrome, la gente ha iniziato a guardarsi intorno, provando altri browser: anche Opera ne ha tratto beneficio, poiché il numero di download del nostro prodotto principale ha subito un discreto incremento” – ha dichiarato in un’intervista.
Un regalo inaspettato, forse: nonostante le varie release, per l’azienda norvegese la scalata verso la leadership del desktop browser più utilizzato pare ad oggi improbabile . Diverso è il discorso se si parla di mobile browser , settore in cui Opera Mobile e Opera Mini contano più utenti di qualsiasi altra applicazione analoga per dispositivi mobili.
Ed è proprio a questo che punta l’azienda, ovvero battere il ferro finché è ancora caldo: in attesa di nuovi scenari più propizi per il mercato dei browser da scrivania, l’attenzione sarà focalizzata sui prodotti dedicati a cellulari e PDA. “Attualmente molti utenti posseggono un cellulare col quale è possibile connettersi ad Internet, ma non sono ancora online poiché non hanno un’interfaccia che consenta loro di navigare – continua Von Tetzchner. “Opera Mini può essere utile a colmare questo gap, poiché gira anche su dispositivi non necessariamente dotati del top della tecnologia”. (V.G.)