La crescente popolarità goduta dal suo browserino Java sta spingendo Opera Software a concentrare le proprie energie sullo sviluppo di Opera Mini, rendendolo sempre più simile al fratello maggiore Opera Mobile. Questa strategia ha oggi raggiunto il suo apice con il rilascio di una versione di Opera Mini 5 beta per Windows Mobile .
Questo è il primo port nativo di Opera Mini per un sistema operativo mobile, vale a dire la prima versione non-java del famoso cucciolo di browser. Recentemente Opera Software ha anche annunciato l’intenzione di portare Opera Mini su iPhone (notoriamente sprovvisto del supporto a Java), ma le sorti di questo port – che dipendono innanzitutto dalla sua accettazione o meno da parte di Apple – sono ancora incerte.
Rispetto alla versione “generica” in Java, l’azienda norvegese afferma che Opera Mini per Windows Mobile “migliora drasticamente le performance e l’intera esperienza d’uso”. L’altro vantaggio è dato dalla sua capacità di girare su tutti i terminali dotati di Windows Mobile 5/6, questo indipendentemente dalla presenza o meno di una macchina virtuale J2ME.
Inizialmente concepito per girare sui telefonini Java, anche quelli dall’hardware più modesto, Opera Mini si è col tempo trasformato in un software capace di rivaleggiare – almeno sul piano delle funzionalità – con i più comuni browser per smartphone. La popolarità di questo cucciolo di browser è cresciuta così tanto da aver messo completamente in ombra il suo fratello maggiore, Opera Mobile, che su Windows Mobile perde ora anche il vantaggio di essere scritto in linguaggio nativo (il C).
La principale e fondamentale differenza che permane tra Opera Mini e la maggiore parte degli altri browser, incluso Opera Mobile, è che non include un motore di rendering: Opera Mini si limita a scaricare da un server proxy contenuti web pre-elaborati e compressi. Questo approccio ha i suoi pro e i suoi contro: il vantaggio principale è dato dal ridotto consumo delle risorse locali (RAM, CPU, banda ecc.), lo svantaggio più importante consiste invece nell’incapacità di riprodurre buona parte dei contenuti dinamici, come quelli basati su Flash e JavaScript. SkyFire , un altro noto browser mobile per Windows Mobile e S60, ha tuttavia dimostrato che è possibile fornire una navigazione proxy-based senza rinunciare alle tecnologie del Web 2.0, quali Flash, Silverlight, QuickTime, Ajax e JavaScript.
Per le principali funzionalità di Opera Mini 5 beta si veda questo approfondimento .
Alessandro Del Rosso