La software house norvegese ha annunciato Opera One, un nuovo browser che sostituirà quello attualmente disponibile per Windows, macOS e Linux. Ha un’interfaccia utente completamente rinnovata che sfrutta un design modulare e il Multithreaded Compositor. Una delle novità più interessanti è Tab Islands che consente di raggruppare le schede. Non manca il supporto per le funzionalità IA introdotte a fine marzo.
Opera One: navigazione liquida
Il nuovo design modulare consente “un’esperienza di navigazione liquida“. Ciò è dovuto principalmente al Multithreaded Compositor. Il motore di rendering di un browser basato su Chromium è composto da un “compositor thread” che visualizza sullo schermo gli elementi (codice HTML, CSS e JavaScript, stati della pagina e input) prodotti dal “main thread”, aggiungendo animazioni e transazioni.
L’interfaccia del browser viene invece gestita da un singolo thread. Grazie al Multithreaded Compositor, l’interfaccia viene renderizzata più rapidamente senza interrompere gli altri processi. Ad esempio, le animazioni per schede, barre degli indirizzi e ricerca, pulsante e altri elementi non si bloccano quando si blocca il thread principale.
La nuova architettura ha permesso di implementare la funzionalità Tab Islands. Opera One può raggruppare automaticamente le schede in base al contenuto. In pratica è una versione smart dei gruppi di schede. Il diverso colore e un bordo permettono di distinguere le singole “isole”. L’utente può restringerle o espanderle con un clic e crearle manualmente scegliendo i siti da aggiungere tenendo premuto il tasto Ctrl o Command. È possibile anche aggiungere i siti a isole esistenti e spostare i siti da un’isola all’altra.
Come per il browser standard, nella barra laterale sono presenti i collegamenti ai servizi di messaggistica, di streaming musicale e a tre modelli di intelligenza artificiale: AI Prompts, ChatGPT e ChatSonic. La versione Developer di Opera One può essere scaricata dal sito ufficiale.