Oslo – La scorsa settimana, con un comunicato di poche righe, Opera Software ha annunciato di aver incassato 12,75 milioni di dollari in seguito all’accomodamento di una disputa con una non meglio precisata “grossa multinazionale”. La società norvegese ha spiegato che, secondo l’accordo firmato con la controparte, i dettagli della trattativa sono riservati.
Secondo alcune recenti indiscrezioni, ritenute dai più attendibili, il pagamento sarebbe stato fatto da Microsoft per risolvere, fuori dalle aule di tribunale, una questione legata all’interoperabilità del portale MSN con il browser Opera.
Nel passato Opera Software aveva denunciato in più occasioni il fatto che gli utenti del proprio browser non riuscissero a visualizzare in modo corretto certe pagine di MSN o ad accedere a taluni servizi del portalone di Microsoft. Lo scorso anno, in un documento ancora accessibile qui , la mamma di Opera accusò il big di Redmond di “sabotare” intenzionalmente il proprio browser inviando a quest’ultimo versioni delle pagine di MSN contenenti errori e lacune.
All’epoca Microsoft ammise il fatto che MSN conteneva meccanismi in grado di inviare un differente layout delle pagine a seconda del tipo di browser utilizzato dall’utente; meccanismi che, secondo il gigante del software, erano però stati introdotti con il solo scopo di aumentare la compatibilità di MSN con i browser diversi da Internet Explorer. A distanza di alcuni giorni Microsoft apportò alcune modifiche al proprio portale con cui furono corretti i problemi segnalati da Opera Software.
E’ questo, stando ad alcune fonti, l’episodio che avrebbe portato Opera a minacciare una querela a Microsoft e pretendere un risarcimento danni. Sia Opera che Microsoft si sono però astenute dal commentare queste voci.