Le autorità USA, in collaborazione con Europol ed Eurojust, hanno messo a segno un’operazione anti-pirateria di grande importanza in virtù del risultato conseguito: l’offensiva, infatti, ha tagliato la testa del cosiddetto “Sparks Group“, responsabile di alcune delle distribuzioni più dannose degli ultimi anni per il comparto audiovisivo.
Decapitato lo Sparks Group
La descrizione delle azioni portate avanti dimostra quanto sofisticata fosse l’organizzazione, le cui origini risalgono al 2011 e che ormai aveva ramificato i propri server in tutto il mondo per distribuire film e show televisivi di vasta provenienza. Secondo quanto emerso, gran parte dei contenuti più appetibili violati negli ultimi anni proverrebbe proprio da medesima fonte, il che ben esplica la soddisfazione che Europoli, Eurojust ed il Department of Justice lasciano trapelare. Gran parte dei responsabili è stata tratta in arresto negli USA a seguito di una vasta indagine condotta grazie alla collaborazione degli inquirenti di 18 paesi di tutto il mondo (Italia compresa). Sarebbero 60 i server fermati tra America del Nord, Europa e Asia. L’organizzazione avrebbe fatto capo in modo particolare a George Bridi e Jonatan Correa, entrambi agli arresti; Umar Ahmad, terzo nome al centro della scena, sarebbe invece attualmente ricercato.
Secondo quanto spiegato dall’Europol, il gruppo riusciva ad ottenere film in anteprima fingendosi parte della catena distributiva e promettendo di non immettere in circolazione i contenuti prima delle date ufficiali di rilascio; in realtà avevano a disposizione il tempo necessario per forzare le tecnologie di protezione incluse, estrarre il contenuto e quindi divulgarlo in anteprima ed in completa violazione delle norme e della proprietà intellettuale. Il danno conseguente non è stato ancora ufficialmente stimato (si parla comunque di “decine di milioni di dollari“), ma non può che essere di fortissimo impatto per il settore cinematografico.
Secondo TorrentFreak questa operazione avrà grande impatto sul mondo “underground” dei contenuti distribuiti online poiché Sparks era considerato uno dei punti di riferimento per il materiale di prima mano e l’operazione avrebbe messo all’angolo anche gruppi affiliati quali “Geckos”, “Drones”, “Rovers” e “Splinters”.