A partire dal 1 maggio è stata fortemente ridotta l’utilità del Green Pass in Italia. La Guardia di Finanza continua invece a scoprire compravendite di certificazioni false. Un medico è stato arrestato per aver predisposto oltre 1.400 Green Pass dietro pagamento di denaro tra ottobre e dicembre 2021.
Operazione Black Pass
Al termine dell’indagine, denominata operazione Black Pass, i finanzieri del Comando Provinciale di Asti hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari disposta dal giudice nei confronti di un medico accusato di falso materiale e ideologico. Il professionista, non più iscritto all’albo, ha eseguito in due mesi oltre 1.400 tamponi a nome di altri due colleghi che avevano consegnato volontariamente la password per l’accesso al sistema informatico della ASL di Asti.
Lo stesso medico ha inoltre rilasciato circa 300 Green Pass per tamponi mai eseguiti. Le “ordinazioni” sono arrivate attraverso WhatsApp, mentre il certificato cartaceo è stato ritirato presso una farmacia. Le 35 persone “no-vax” sono state indagate, mentre per il farmacista è stato disposto il divieto dell’esercizio della professione.
I militari delle Fiamme Gialle hanno sequestrato circa 21.000 euro, ovvero i proventi dell’attività illecita. L’operazione è stata avviata in seguito ai controlli sull’obbligo del possesso della certificazione verde effettuati nei confronti di alcune lavoratrici un locale di intrattenimento cittadino.
Il Green Pass ha ormai perso il suo “valore” dal 1 maggio. Fino al 31 maggio è ancora richiesto per entrare in Italia, mentre rimane obbligatorio fino al 31 dicembre per l’ingresso in ospedali e RSA. I viaggiatori dovranno ancora mostrarlo fino al 30 giugno 2023 per muoversi liberamente in Europa.