Grazie alla collaborazione tra Europol e Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti sono state arrestate 150 persone in tre continenti e sequestrati oltre 26 milioni di euro. L’operazione Dark HunTOR rappresenta il culmine delle indagini avviate all’inizio dell’anno con la chiusura di DarkMarket, il mercato digitale illegale più grande del mondo. Contestualmente, la Guardia di Finanza ha chiuso il marketplace DeepSea.
Traffico di armi e droga nel dark web
L’operazione Dark HunTOR era composta da una serie di separate ma complementari azioni eseguite in 9 paesi (Italia, Australia, Francia, Germania, Bulgaria, Olanda, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti) con il coordinamento di Europol e Eurojust. Le autorità tedesche hanno arrestato il gestore del marketplace DarkMarket a gennaio e sequestrato l’infrastruttura, consentendo agli investigatori di esaminare numerose prove.
Ciò ha portato all’arresto di 150 persone (venditori e acquirenti) e al sequestro di 26,7 milioni di euro in contanti e criptovalute, 45 armi, 152 Kg di amfetamine, 22 Kg di cocaina, 32,5 Kg di MDMA, 27 Kg di oppio e oltre 25.000 pillole di ecstacy.
Il Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza di Roma ha invece chiuso il marketplace DeepSea, arrestato i quattro amministratori e sequestrato 3,6 milioni di euro in Bitcoin e Monero. Questo importante risultato si inserisce nell’ambito dell’operazione Dark HunTOR.
Durante le indagini, avviate a luglio 2020, sono stati individuati oltre 1.000 venditori e oltre 110.000 acquirenti. Su DeepSea erano in vendita i template dei documenti d’identità di vari paesi, farmaci e sostanze stupefacenti di ogni tipo, oro, argento e prodotti di gioielleria, carte di credito clonate, malware, exploit e VPN. Venivano anche offerti servizi di “bank drops” per riciclare denaro di provenienza illecita.