Al termine dell’operazione Kratos, guidata dalle autorità della Bulgaria e da Europol, sono stati chiusi oltre 2.500 canali di streaming illegale che avevano oltre 22 milioni di utenti nel mondo. Attraverso una vasta rete di IPTV venivano trasmessi eventi sportivi, film e serie TV delle piattaforme più note.
Streaming pirata, droga e armi
Negli ultimi mesi sono state ottenute importanti vittorie contro lo streaming pirata, ovvero la visione di contenuti tramite abbonamento alle cosiddette IPTV. L’operazione Kratos, condotta tra inizio luglio e metà settembre 2024, ha portato alla scoperta di una rete che distribuiva illegalmente oltre 2.500 canali e raggiungeva oltre 22 milioni di utenti in tutto il mondo.
Le forze dell’ordine hanno identificato oltre 560 rivenditori del servizio pirata. Durante le perquisizioni sono state sequestrate anche droga e armi. Sono state inoltre sequestrate criptovalute per un valore di quasi 1,6 milioni di euro, insieme a 40.000 euro in contanti. All’operazione hanno partecipato 15 paesi, tra cui Italia, Bulgaria, Croazia, Francia, Germania, Paesi Bassi, Romania, Svezia, Svizzera e Regno Unito, con il sostegno di Europol, Eurojust e AAPA (Audiovisual Anti-Piracy Alliance).
L’operazione ha mobilitato l’intero continente per contrastare la pirateria digitale e il commercio illegale di prodotti contraffatti. I titolari dei diritti, come UEFA e LaLiga, hanno contribuito ad identificare i contenuti illegali, individuare la fonte del segnale e interrompere le trasmissioni.
Al termine dell’indagine sono state identificate 102 persone, 11 delle quali sono state arrestate. Le forze di polizia hanno effettuato oltre 112 raid, sequestrato almeno 29 server e 270 dispositivi IPTV, oltre a 100 domini legati ad attività illecite. L’operazione Kratos rientra tra le attività previste dalla piattaforma EMPACT per combattere la violazione della proprietà intellettuale.
Ti potrebbe interessare
3 gen 2025