La Polizia di Stato ha eseguito quattro misure cautelari a carico di un gruppo di criminali al termine dell’operazione The Jackals iniziata nel 2020. Dopo una lunga e complessa attività investigativa, il compartimento della Polizia Postale dell’Emilia Romagna ha individuato quattro persone che utilizzavano le carte di credito di ignari cittadini per acquistare beni di lusso. Il gruppo è stato accusato di furto aggravato, frode informatica, accesso abusivo a sistema informatico e utilizzo illecito di carte di pagamento elettronico.
La Polizia Postale arresta due “sciacalli”
La Polizia di Stato ha scoperto che il gruppo di criminali rubava sistematicamente la corrispondenza ai portalettere per impossessarsi delle carte di credito inviate ai clienti delle banche. In molti casi, le carte di credito erano già attive e quindi immediatamente utilizzabili. Negli altri casi sono state sfruttare varie tecniche di ingegneria sociale per ottenere indirizzi, numeri di telefono e altre informazioni personali delle ignare vittime.
I criminali contattavano gli uffici di stato civile, la Polizia Municipale, le banche, i gestori di servizi di energia e, fingendosi ufficiali di Polizia, convincevano i dipendenti degli uffici pubblici ad accedere alle banche dati anagrafiche per ottenere i dati dei titolari delle carte di credito rubate.
Al termine dell’indagine sono stati arrestati un 42enne e un 45enne originari di Napoli, ma residenti a Cattolica. Per la moglie e il figlio del 45enne, che hanno collaborato alle attività di attivazione e al furto delle carte, sono state emesse le misure di obbligo di dimora nel comune di residenza e firma quotidiana presso la Polizia Giudiziaria.
Oltre a quello economico dell’ordine di centinaia di migliaia di euro, i quattro criminali hanno causato anche danni indiretti. Le raccomandate e assicurate sottratte ai portalettere (e successivamente distrutte) contenevano comunicazioni importanti, come atti giudiziari e notifiche della Pubblica Amministrazione, che i destinatari non hanno mai ricevuto.