OPPO è pronta a scommettere su di un nuovo grande salto di paradigma nel mondo mobile. Il gruppo, infatti, sostiene che tutte le condizioni per il passaggio ad una comunicazione “Zero-Power” stiano per concretizzarsi, trasformando la chimera in una realtà. Bisogna immaginare un mondo nel quale i dispositivi possano operare in assenza di batteria, qualcosa che oggi non è neppur lontanamente immaginabile (gli accumulatori sono anzi elemento essenziale e collo di bottiglia dell’attuale evoluzione).
Ma è possibile? Secondo Oppo Research Institute non solo è possibile, ma è anche auspicabile e concretamente perseguibile. Per arrivare sul mercato con tempistiche prevedibili di 3-5 anni.
Orizzonte Zero-Power
Di fronte a previsioni tanto ottimistiche c’è da restare basiti, ma dietro l’ottimismo c’è un approccio pragmatico ispirato da una visione: un’ecosistema tecnologico mobile nel quale smartphone, wearable e sensori IoT siano in grado di alimentarsi tramite le radiofrequenze diffuse nell’ambiente. Spiega Oppo:
A differenza del metodo tradizionale, i dispositivi Zero-Power possono raccogliere segnali radio ambientali trasmessi da sorgenti come torri TV, torri radio FM, stazioni radio base e punti di accesso Wi-Fi (AP), utilizzandole come fonte di alimentazione. Dopo aver raccolto l’energia dalle onde radio esistenti, il dispositivo può modulare i segnali radio ambientali con le proprie informazioni e trasmettere questi segnali all’esterno in un processo noto come comunicazione di retrodiffusione. Quando si progettano reti di comunicazione Zero-Power, è necessario considerare la coesistenza di queste ultime con sistemi 4G/5G esistenti, oltre alle bande senza licenza e con licenza.
Un orizzonte completamente nuovo, insomma. Una prospettiva simile porterebbe a dispositivi più piccoli e leggeri, meno onerosi e più sostenibili, eliminando (o contenendo fortemente) la centralità delle batterie e creando probabilmente anche una miriade di nuove categorie di prodotto. Stiamo parlando di smartphone, ovviamente, ma non solo: in ballo c’è la nascita di una gamma di device ampia e variegata, le cui potenzialità nascono proprio dal fatto che a decadere è uno dei principali limiti attuali di progettazione.
Il tutto potrebbe trovare soprattutto ampia penetrazione nei sistemi industriali e suggerisce la possibilità di una costellazione di sensori che troverebbero applicazione in ogni luogo, settore e funzione. Non sarebbe soltanto un’evoluzione della specie, ma una rivoluzione completa della sfera mobile.
Nel passare dalla prima alla quarta generazione delle tecnologie di comunicazione mobile, l’industria delle telecomunicazioni ha attraversato quattro balzi tecnologici: dall’analogico al digitale, per arrivare ai dati e infine alla banda larga. Ciascuno di questi progressi è stato progettato per fornire velocità di trasmissione dati più elevate. Tuttavia, nel prossimo decennio, guardando alla tecnologia 5G e anche oltre, non crediamo più che la trasmissione dati sarà vista come un grande driver nella tecnologia delle telecomunicazioni, ma siamo convinti che la tecnologia dovrebbe evolversi per offrire maggiore convenienza e rappresentare un valore sostenibile per la società. La tecnologia Zero-Power Communication offre ai produttori di elettronica di consumo un mezzo per rimuovere le batterie dai loro prodotti, riducendo i costi e l’impatto ambientale nel processo. In quanto tale, la Zero-Power Communication rappresenta una delle nostre aree di interesse principali, mentre ci spostiamo verso la generazione B5G/6G
Henry Tang, Chief 5G Scientist di OPPO
La prospettiva delineata da Oppo è descritta nel white paper “Zero-Power Communication” (pdf) e rappresenta la stella polare del gruppo nell’evoluzione verso il 6G. La ricerca della leadership passa anche per una forte originalità di approccio, consolidata in una ricerca scientifica che intende alzare l’asticella delle ambizioni.