Ora con l'IA si rubano le password tramite chiamate Zoom

Ora con l'IA si rubano le password tramite chiamate Zoom

Uno studio ha confermato che con l'IA è possibile rubare le password e altri dati degli utenti durante una chiamata Zoom: ecco come.
Ora con l'IA si rubano le password tramite chiamate Zoom
Uno studio ha confermato che con l'IA è possibile rubare le password e altri dati degli utenti durante una chiamata Zoom: ecco come.

La popolare piattaforma di videoconferenze Zoom recentemente è finita sotto la luce dei riflettori per le novità potenziate da IA e le discussioni relative all’addestramento dei suoi algoritmi con i dati degli utenti. Ora, però, c’è un’altra preoccupazione sollevata da un gruppo di ricercatori. Un paper pubblicato a inizio agosto 2023 ha dimostrato che è possibile sfruttare strumenti IA esterni per captare il suono della pressione della tastiera e scoprire ciò che la persona sta digitando con una precisione pari al 93%. Cosa significa? Che tramite l’IA e una semplice videochiamata si possono rubare dati sensibili, password incluse.

L’IA permette di rubare le password via Zoom

Questa tipologia di attacchi “acustici” sta diventando sempre più popolare tra gli hacker, ai quali basta un iPhone 13 mini per condurre un’offensiva. Il modello IA utilizzato, addestrato sulle sequenze di tasti registrate tramite smartphone, ha raggiunto una precisione tra il 93% e il 95% durante alcune videochiamate di prova su Zoom. Il timore degli specialisti non riguarda tanto il servizio specifico utilizzato, bensì la facilità con cui a oggi è possibile realizzare IA capaci di compromettere la sicurezza e la privacy degli utenti.

Intelligenza artificiale IA

L’allarme suona ancora dal 2019, quando IA e 5G hanno evidenziato le vulnerabilità nei device collegati a Internet. Tuttavia, le “emanazioni acustiche” sono classificate come una vulnerabilità in un file della NSA risalente addirittura al 1982. Insomma, non si tratta di un problema sconosciuto, semplicemente mai sfruttato dai cybercriminali.

Fortunatamente, gli esperti comunicano anche alcune soluzioni tanto semplici quanto efficaci: scrivere su schermi touch non permette di identificare i tasti premuti con lo stesso successo, come anche l’aggiunta di rumori di sottofondo per confondere l’intelligenza artificiale.

Fonte: Arxiv
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Pubblicato il
16 ago 2023
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