Microsoft ha introdotto una nuova licenza che prevede espressamente la possibilità, per l’acquirente, di noleggiare o fornire in leasing PC con Windows e Office pre-installati. È questo ad esempio il caso degli Internet cafè, degli hotel e dei business center, che fino ad oggi hanno utilizzato le licenze tradizionali anche sui computer Windows-based messi a disposizione dei clienti.
I termini di licenza di Windows e Office proibiscono espressamente l’utilizzo dei software di Microsoft su computer “noleggiati, affittati o dati in outsourcing a terze parti”, ma queste restrizioni – spiega Microsoft – vengono spesso ignorate. Per consentire a queste aziende di “mettersi in regola”, BigM ha varato un’opzione di licensing, chiamata Rental Rights , che dietro ad un pagamento una tantum permette a esercenti e aziende di bypassare le succitate restrizioni.
Il costo di questa licenza extra è pari a 58 dollari per Office Professional, 45 dollari per Office Standard e 23 dollari per Windows (solo versioni client). Tali prezzi vanno considerati “promozionali”, visto che a partire dal 30 giugno Microsoft intende elevarli di circa il 30%.
Tale mossa non ha mancato di suscitare critiche. Come evidenzia Gizmodo , per anni Microsoft si è totalmente disinteressata al problema, incoraggiando di fatto i propri clienti ad assumere comportamenti illegali. “Microsoft ha scritto i suoi termini di licenza in un modo che non lasciasse alcuna via legale per noleggiare PC con Windows o Office, questo nonostante ce ne fosse un’evidente necessità”, commenta Gizmodo .
Alessandro Del Rosso