Avrebbe dovuto rappresentare il colpo più tremendo inferto a Google e al business di Android, ma a quanto pare la causa legale avviata da Oracle sulla presunta violazione di brevetti Java rappresenterà poco più che un refolo di vento per le più che laute finanze di Mountain View.
Il numero di brevetti contesi tra Oracle e Google viene ulteriormente sfoltito e con esso si riduce di parecchio anche la richiesta risarcitoria di Oracle: grazie all’azione di revisione dell’ufficio brevetti statunitense (USPTO) e alle richieste del giudice, dalle sette proprietà intellettuali originariamente contese (e 132 presunte violazioni) si è ora arrivati a cinque, con un brevetto ancora sotto esame da parte dell’USPTO.
I succitati cinque brevetti corrispondono a 14 presunte violazioni totali, ben poca cosa rispetto al numero inizialmente presentato da Oracle. Parimenti, si riduce anche il risarcimento che l’azienda pretenderebbe ora da Mountain View.
Dai 2,6 miliardi di dollari calcolati in origine da Oracle, infatti, si sarebbe ora passati a una stima che va dai 129 milioni ai 169 milioni di dollari. I danni inizialmente pretesi da Oracle erano già stati definiti “stratosferici” dal giudice William Alsup. Google sembra ora anche intenzionata a chiedere di abbassare ulteriormente le pretese.
Alfonso Maruccia