Oracle contro HP a mezzo Autonomy

Oracle contro HP a mezzo Autonomy

Scontro di CEO tra Oracle e Autonomy per la presunta intenzione di quest'ultima di "vendersi" al colosso statunitense. Tutto falso, ribatte Autonomy, mentre l'accordo con HP procede come previsto
Scontro di CEO tra Oracle e Autonomy per la presunta intenzione di quest'ultima di "vendersi" al colosso statunitense. Tutto falso, ribatte Autonomy, mentre l'accordo con HP procede come previsto

Ultimamente Oracle e HP non vanno molto d’accordo, e questo è un fatto . Meno scontata è l’idea che i due colossi dell’IT – in pericolosa rotta di collisione sul medesimo business dell’hardware dopo l’acquisizione di Sun da parte di Oracle – si prendano a calci per interposta persona. Eppure è quello che sembra sia appena successo, con Oracle impegnata a coinvolgere Autonomy e la presunta volontà di quest’ultima di farsi acquisire dalla società dei database relazionali.

Autonomy è la software house britannica in via di cessione a Hewlett-Packard: l’operazione ha un valore di 10,3 miliardi di dollari e rappresenta una delle discusse mosse dell’ex-CEO di HP Leo Apotheker sopravvissuta al passaggio di consegne al nuovo ad Meg Whitman.

Nell’ennesima occasione di attriti tra le due corporation, Oracle ha cercato di sottostimare il valore dell’operazione di HP rivelando che il CEO di Autonomy Mike Lynch aveva già provato a vendere la sua società a Oracle in passato. Oracle aveva però rifiutato giudicando la stima del valore di Autonomy eccessiva.

L’operazione non valeva la candela, suggerisce Oracle, e pertanto HP avrebbe giocato il ruolo di secondo arrivato in un “affare” tutt’altro che intelligente. Per tutta risposta Lynch ha negato la volontà di vendere a Oracle, e il battibecco è proseguito tra comunicati stampa pepati (“il CEO di Autonomy non ha buona memoria o sta mentendo”) e slide che secondo Oracle proverebbero il tentativo di Autonomy di farsi acquisire.

Tutto falso, risponde ancora Lynch: è vero che ad aprile 2011 ci fu un meeting fra Autonomy e Mark Hurd , ma le finalità di quell’incontro andrebbero considerate nell’ottica del fatto che Oracle è cliente dei sistemi software di Autonomy e sicuramente non come il tentativo di presentarsi in veste di invitante boccone per le finanze di Oracle.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
3 ott 2011
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