Il nuovo processo sul copyright di Java si avvia alle battute finali, con i pezzi da novanta di Google e Oracle a perorare la rispettiva causa e una prospettiva ben precisa per tutti: nelle prossime ore la giuria si riunirà per formulare un verdetto, e a qualcuno la decisione andrà sicuramente di traverso.
Sul fronte della difesa, il CEO di Alphabet e co-fondatore di Google Larry Page ha continuato ad affermare che il comportamento della corporation è stato sempre e comunque legittimo : Sun ha stabilito che Java doveva essere un progetto open source, ha dichiarato il manager, quindi Mountain View ha usato gratuitamente qualcosa che era già a costo zero .
L’implementazione Android delle API di Java contese nel processo è stata “originale e trasformativa” ha ripetuto Page, e Google ha agito in maniera responsabile e attenta nel merito delle questioni riguardanti la proprietà intellettuale.
E i 43 miliardi di dollari che Google avrebbe guadagnato da Android come sostiene Oracle? Mai visti, ha detto ancora Page, Google fa soldi con l’advertising e la ricerca online mentre la stragrande maggioranza dei profitti derivanti dal business Android vai ai carrier mobile e ai produttori di terminali.
Come prevedibile, le ultime testimonianze dell’accusa sono state di parere diametralmente opposto: il co-CEO di Oracle Safra Catz ha definito Android un colpo “devastante” per il business di Java, visto che improvvisamente la virtual machine avrebbe perso tutto il suo appeal presso i produttori grazie alla disponibilità di un sistema concorrente e – al netto dei servizi proprietari di Google – del tutto gratuito.
Prima di Android, ha spiegato Catz, Java era la tecnologia base adottata dai produttori di smartphone (iOS escluso): dopo Android, invece, partner come Samsung hanno ridotto i pagamenti per lo sfruttamento della VM da 40 milioni di dollari a un solo milione.
Il dibattimento in aula si è concluso lo scorso venerdì , e il giudice distrettuale William Alsup ha mandato a casa la giuria per la pausa del weekend: nelle prossime ore verranno ascoltate le arringhe conclusive e poi i giurati si riuniranno per formulare la sentenza.
Alfonso Maruccia