Nuovo scontro legale tra Oracle ed Hewlett-Packard, o meglio con la corporation nata dalla scissione del business del colosso americano ora nota come HP Enterprise (HPE) e specializzata in servizi e sistemi aziendali. Cambiano i nomi e anche i motivi di scontro, visto che questa volta si parla di una presunta violazione dell’esclusività di Solaris ai danni del suo unico e legittimo proprietario.
Oracle ha acquisito il sistema operativo Unix assieme a Sun, e la corporation sostiene di essere l’unica organizzazione a poter fornire ufficialmente supporto ai clienti dell’OS: HPE avrebbe violato questa esclusiva, e ora deve pagare i danni con moneta sonante.
Oracle accusa in particolare TERiX , azienda terza supportata da HPE che ha fornito supporto tecnico ai clienti Solaris a un prezzo inferiore a quello ufficiale: le due organizzazioni (HPE e TERiX) avrebbero ingannato i clienti sostenendo di poter garantire il supporto alla piattaforma violando la legge, sostiene Oracle.
Il colosso dei database accusa le concorrenti di aver violato il copyright di Solaris e la politica di supporto aziendale, coinvolgendo nella questione nomi di primaria importanza come il provider Comcast. A peggiorare le cose ci sono i trascorsi di TERiX, già costretta a pagare danni per 58 milioni di dollari per il supporto illegale a Solaris in una causa del 2013.
Oracle e HPE sono quindi ancora una volta l’uno alla gola dell’altro a mezzo avvocati, e questa volta è Oracle all’attacco, diversamente dal caso del supporto ai processori Itanium . In quella vicenda Oracle uscì sconfitta a vantaggio di Hewlett-Packard.
Alfonso Maruccia