Dopo aver alimentato dubbi , polemiche politiche e “obiezioni” in materia di antitrust in seno alla Commissione Europea, la storica acquisizione di Sun da parte di Oracle potrebbe trovarsi sul punto di ricevere il via libera definitivo anche sul Vecchio Continente. Ulteriori rassicurazioni e impegni professati da Oracle avrebbero infatti convinto il Commissario alla Concorrenza Neelie Kroes ad ammorbidire le proprie posizioni , sino a dichiararsi ottimista sull’approvazione dell’accordo entro il prossimo 27 gennaio.
Le promesse di Oracle sono di quelle impegnative, e includono la rassicurazione di continuare a supportare il mercato “open” di MySQL così com’è adesso, permettendo alle aziende di continuare a sviluppare software per il popolare formato di database relazionale. Anzi, Oracle farà sì che d’ora in poi MySQL sia ancora più “open” di quanto sia stato nelle mani di Sun.
Il pacchetto di rassicurazioni comprende la messa in piedi di una “customer advisory board” per gli utenti MySQL non appena l’acquisizione verrà completata, e l’investimento di molto più denaro di quello speso da Sun (72 milioni in tre anni contro i 24 milioni di dollari nell’anno fiscale più recente) per la ricerca, sviluppo e il mantenimento dello standard.
Se comunque la UE si dice ora pronta a dare il via libera all’accordo tranne rilievi e contrattempi dell’ultim’ora, non tutti hanno cambiato parere circa l’impatto negativo dell’intesa sul mercato che gira attorno a MySQL. Certamente rimane della propria opinione Michael Widenius, founder originario di MySQL, che ha recentemente dato il là a una nuova alleanza aperta con l’obiettivo di preservare la “neutralità” del formato di database della pila LAMP (Linux, Apache, MySQL e PHP) rispetto agli interessi particolare delle aziende commerciali.
Per bocca del suo portavoce Florian Mueller, Widenius definisce le promesse di Oracle come “puramente cosmetiche” e “assolutamente inefficaci”: “Né i fornitori di engine per lo storage né gli autori di fork – riferisce Mueller – avrebbero una base su cui investire nelle innovazioni riguardanti MySQL”.
Alfonso Maruccia