Con un recente articolo sul proprio blog , firmato dal Java Evangelist David Delabassee, Oracle annuncia la possibilità di cedere Java Enterprise Edition ad una fondazione open source .
Le motivazioni legate ad una decisione di questo tipo sono diverse: da parte di Oracle vi è la necessità di lasciare un prodotto ormai longevo e lontano dagli imperativi strategici dell’azienda, sempre più legati a servizi e soluzioni in ambito cloud; dall’altro, Java EE gode tuttora di una notevole diffusione , per cui una sua cessione ad una organizzazione non profit porterebbe benefici all’intera comunità di sviluppatori.
Diversi tweet, tra cui quello di Red Hat – che ha replicato con un articolo – hanno reagito in maniera entusiasta alla comunicazione.
#RedHat reaffirms its commitment to the support and development of @Java_EE https://t.co/d3grx01tXn #JavaEE
– Red Hat, Inc. (@RedHatNews) August 21, 2017
“…moving #JavaEE to vendor-neutral open source foundation would be great for the platform and community” @mmilinkov https://t.co/qB7bf7DgcD pic.twitter.com/Nv5mVfLIPE
– Bruno Borges (@brunoborges) August 18, 2017
Moving JavaEE to OpenSource is going in the right direction. It is a useful step similar to OpenJDK and JavaSE. #JavaEE #Java @Java_EE
– André Sept (@andre_sept) August 19, 2017
Java EE viene già prodotto in collaborazione con una comunità open source di sviluppatori, la Java EE Community; la cessione ad una fondazione, secondo Delabassee, porterebbe ad un licensing più flessibile e ad un migliore uso dei processi agile .
Inoltre, Oracle promette di mantenere gli accordi già presi con clienti, sviluppatori e business partner, di supportare le implementazioni correnti e future della specifica, e di partecipare agli sviluppi futuri di Java EE.
La proposta sarà discussa insieme alla community ; in ogni modo, un’eventuale decisione sarà intrapresa solo in seguito al rilascio di Java EE 8, che si trova ormai nella sua fase finale : le specifiche sono quasi complete e l’implementazione di riferimento sarà rilasciata entro questa estate.
Elia Tufarolo