Oracle, nessun ricorso contro Google

Oracle, nessun ricorso contro Google

Respinto il recente ricorso depositato da Oracle. Può tentare una nuova causa per cercare di contestare la violazione delle API Java in ARC++?
Respinto il recente ricorso depositato da Oracle. Può tentare una nuova causa per cercare di contestare la violazione delle API Java in ARC++?

Il Giudice della Corte distrettuale di San Francisco William Alsup ha respinto l’ultimo ricorso di Oracle nei confronti di Google, presentato con l’accusa che questa avrebbe tenuto nascoste informazioni rilevanti nel corso del procedimento con al centro l’utilizzo delle API di Java.

Si tratta solo dell’ultimo, ma probabilmente non finale, capitolo dello scontro legale che vede le due confrontarsi su tale questione: secondo quanto sta cercando di dimostrare davanti ai tribunali a stelle e strisce Oracle, che ha acquisto Java insieme a Sun, Mountain View avrebbe utilizzato le relative API nei suoi sistemi operativi mobile in violazione del relativo diritto d’autore.
Il caso sembrava chiuso – dopo 6 anni di procedimento – con la sentenza che riconosceva le ragioni di BigG e che pertanto l’utilizzo rientrasse nel fair use e con la decisione di giugno del tribunale californiano che aveva respinto anche quel primo ricorso depositato da Oracle.

Nonostante questo, Oracle aveva tentato il tutto per tutto chiedendo l’apertura di un processo nei confronti di Mountain View per la sua presunta non collaborazione con il regolare svolgimento del processo: in particolare avrebbe tenuto nascosta la sua intenzione di sviluppare strumenti per utilizzare le medesime API anche su desktop, attraverso Android App Runtime for Chrome (ARC). Condizione che estenderebbe notevolmente l’utilizzo delle stesse, tanto da esulare, secondo Oracle, dalla logica del fair use.

Il giudice, tuttavia, ha respinto la nuova accusa di Oracle rifiutando di riaprire il caso: anche se fosse confermato il legame tra utilizzo delle API nell’applicativo ARC e l’esclusione del fair use – spiega nella decisione – stava ad Oracle individuare i documenti necessari a provare l’intenzione da parte di Google e pertanto ciò non ha effetto sulla difesa di Mountain View e sulla sentenza del giudice. Insomma, come già fatto durante il procedimento originale, il giudice suggerisce a Oracle di proseguire con un nuovo processo relativo ai nuovi prodotti Google.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
4 ott 2016
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