Negli scorsi mesi la preannunciata acquisizione di Sun da parte di Oracle aveva messo in apprensione non soltanto la comunità di MySQL, ma anche quella di OpenOffice , che si interrogava sul futuro della famosa suite per l’ufficio open source sotto lo stendardo di Oracle. Ora che la fusione di Sun in Oracle è cosa fatta, il gigante dei database ha confermato l’intenzione di continuare ad investire nello sviluppo e nel marketing di OpenOffice, dedicando a questa suite una business unit della propria divisione software.
Come evidenziato dal Progetto Linguistico Italiano OpenOffice.org ( PLIO ) in questo comunicato , Oracle ha ribadito quanto annunciato in modo informale lo scorso autunno: tra i punti chiave dei piani di Oracle relativi a OpenOffice c’è l’ampliamento del supporto alle aziende , che prevede tra le altre cose l’integrazione di certi servizi, applicazioni e tecnologie di Oracle con la suite open source. Tra le applicazioni che verranno integrate in OpenOffice Oracle ha citato quelle di business intelligence e content management.
“È un annuncio importante, perché conferma l’impegno di Oracle nei confronti di OpenOffice.org, fornisce una prima roadmap dell’evoluzione della suite, e mette a tacere le voci di coloro che hanno approfittato del lungo periodo di stasi del processo di acquisizione – dovuto all’indagine dell’Unione Europea – per sollevare dei dubbi sul futuro del software” ha commentato tagliente Italo Vignoli, presidente PLIO. “È importante anche l’attenzione per le aziende, che in questo momento rappresentano la vera opportunità per l’esplosione del progetto, che è molto forte tra gli utenti individuali e ha una discreta presenza negli enti pubblici ma ha ancora grandi spazi di crescita nel mondo enterprise”.
Oracle ha poi annunciato che StarOffice, il prodotto commerciale basato sul codice di OpenOffice, continuerà ad essere venduto all’interno della famiglia di prodotti Oracle Office . Ad affiancarlo sarà anche Oracle Cloud Office , una suite per l’ufficio web-based concepita per rivaleggiare con prodotti come Google Docs e l’imminente Office Web Apps di Microsoft.
PLIO ricorda come il progetto OpenOffice, nato nel lontano 2000, abbia fino ad oggi collezionato oltre 100 milioni di download a livello globale e circa 8 milioni nella sola versione italiana nel corso del 2009.
Da citare infine che ieri il CEO di Sun, Jonathan Schwartz , ha messo in pratica quanto preannunciato la scorsa settimana, rassegnando ufficialmente le dimissioni . Lo ha fatto in un modo sicuramente d’effetto, scrivendo poche righe su Twitter. Vale la pena riportare il testo non tradotto: “Today’s my last day at Sun. I ‘ll miss it. Seems only fitting to end on a #haiku. Financial crisis/Stalled too many customers/CEO no more”.
Schwartz invita tutti gli interessati a continuare a seguirlo via Twitter su OpenJonathan .
Alessandro Del Rosso