“Il diritto ad utilizzare la versione scaricata di Solaris è limitato ad un periodo di prova gratuito di 90 giorni, a meno che non venga acquisito un contratto di servizio per il software”. Così i nuovi termini di licenza recentemente annunciati da Oracle, che non metterà più a disposizione in maniera del tutto gratuita il sistema operativo Solaris 10.
L’ultima versione dell’OS sviluppato da Sun Microsystem su base UNIX non sarà quindi gratuito per gli utenti, che dovranno sottoscrivere un contratto di servizio a pagamento per poterlo utilizzare. Solaris 10 sarà cioé gratuito per un periodo di soli tre mesi . Una netta inversione di tendenza da parte dell’azienda di Larry Ellison, che ha sostanzialmente abbandonato le scelte strategiche di Sun.
In precedenza, l’utilizzo di Solaris 10 era completamente gratuito, soggetto soltanto alla compilazione di un questionario e all’invio del proprio indirizzo di posta elettronica da parte degli utenti. Oracle ha ora stabilito che tutti quelli che non saranno interessati a pagare per Solaris 10 potranno trasferirsi sulla piattaforma aperta OpenSolaris .
Una proposta che non sembra essere piaciuta particolarmente ad alcuni membri della comunità di Solaris, che hanno sottolineato come il futuro di OpenSolaris sia tuttora particolarmente incerto. Soprattutto alla luce delle dichiarazioni ufficiali di Oracle, che avevano parlato di nuove feature del sistema operativo molto probabilmente non presenti sulla sua piattaforma a codice aperto .
In un post sul suo blog ufficiale, lo sviluppatore Ben Rockwood ha mostrato tutte le sue preoccupazioni per il futuro utilizzo da parte delle comunità più piccole di utenza. “Potrebbero esserci offerte più attraenti per nuovi clienti appartenenti ai vasti settori aziendali – ha scritto Rockwood – ma in questo modo verrebbero regalmente trombati i supporter di vecchia data. Potrebbe essere questa l’occasione giusta per abbracciare rivenditori non-Sun/Oracle come Nexenta, Schillix e Belenix”.
Mauro Vecchio