Rilasciato come plugin gratutito per esportare e importare Open Document Format documenti realizzati con Microsoft Office, il software presentato nel 2007 da SUN costa ora 90 dollari (65 euro) al pezzo.
Oracle, nuovo proprietario, veste i panni del grossista e annuncia che venderà licenze in stock da 100, costringendo gli acquirenti a una spesa minima di 9mila dollari (6.500 euro). Anche l’assistenza, un tempo gratuita, costerà 19,80 dollari (14,21 euro) all’anno per ogni utente.
Sul sito ufficiale di SUN campeggia un disclaimer con cui Oracle intende chiarire le proprie intenzioni ora che l’acquisizione è diventata realtà , dopo mesi di battaglie con gli uffici antitrust europei e statunitensi . L’azienda presieduta dal CEO Larry Ellison intende rivedere l’offerta dei prodotti SUN incorporandola con la propria , ma questa mossa non sembra essere piaciuta molto agli addetti ai lavori.
Oracle tiene dunque fede alle promesse fatte alle autorità mantenendo aperti i sorgenti dei prodotti SUN (il convertitore ODF è però closed source) intervenendo però sui prezzi. Due settimane fa aveva reso noto che Solaris 10, il sistema operativo sviluppato da SUN, non sarebbe stato più concesso gratuitamente agli utenti, i quali in alternativa all’esborso possono migrare sulla piattaforma alternativa OpenSolaris. Non è chiaro invece cosa accadrà alla suite di programmi da ufficio Open Office, per la quale Oracle ha annunciato di avere grandi piani.
Giorgio Pontico