Oracle verso accordo per salvare TikTok dal ban negli USA

Oracle verso accordo per salvare TikTok dal ban negli USA

Oracle starebbe chiudendo un accordo per garantire la sicurezza di TikTok USA ed evitare il ban dell'app imposto dal governo americano.
Oracle verso accordo per salvare TikTok dal ban negli USA
Oracle starebbe chiudendo un accordo per garantire la sicurezza di TikTok USA ed evitare il ban dell'app imposto dal governo americano.

TikTok sta vivendo mesi di fuoco negli Stati Uniti. L’app, accusata di essere una minaccia per la sicurezza nazionale, rischia il ban totale. Ma quando tutto sembrava perduto, ecco spuntare un possibile salvatore: Oracle.

Oracle potrebbe salvare TikTok dal ban USA

Secondo Bloomberg, il colosso tech sarebbe a un passo da un accordo clamoroso. In pratica, Oracle si farebbe garante della sicurezza di TikTok, mettendo a tacere le preoccupazioni del governo USA. In cambio, otterrebbe una piccola fetta delle operazioni statunitensi dell’app.

Ma c’è un piccolo dettaglio… L’algoritmo di TikTok potrebbe restare nelle mani della società madre cinese ByteDance. Pechino darà il via libera solo a patto di mantenere il controllo totale sulla “formula magica” che ha reso TikTok un fenomeno globale.

Dal canto suo, TikTok ha sempre respinto le accuse di essere un cavallo di Troia del governo cinese. Ha anche provato a rassicurare Washington, facendo passare i dati degli utenti americani attraverso i server di Oracle (il famoso “Project Texas”). Ma a quanto pare, non è bastato. Secondo alcune indagini, i dipendenti cinesi avevano ancora accesso a quei dati. E gli sforzi di TikTok per placare le autorità USA sarebbero stati perlopiù di facciata.

Insomma, la diffidenza resta alta. E il tempo stringe: il 5 aprile scade la sospensione del ban. Oracle riuscirà a trovare la quadra in extremis, come aveva già provato a fare nel 2020 con la benedizione di Trump? Al momento, sia TikTok che Oracle tacciono. Ma secondo il vicepresidente JD Vance, un accordo ad alto livello è quasi certo.

Resta da capire come si concilierà con le richieste della Cina sull’algoritmo. E soprattutto, cosa cambierà per gli utenti? Continueranno a scrollare il feed come se nulla fosse, o dovranno prepararsi a qualche scossone?

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Pubblicato il
19 mar 2025
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