Il successo delle puntate precedenti ha portato Oracle a proseguire il percorso di formazione offerto ai propri utenti, focalizzando questa volta l’attenzione su un importante snodo nel processo evolutivo dei database: approccio relazionale o schemaless? SQL o NoSQL? Dietro questa domanda si cela un dilemma quasi filosofico che, proprio grazie alle novità Oracle, vede però smussate le differenze e risolto alla radice il problema.
Il come e il perché saranno approfonditi in tre differenti webinar a partecipazione gratuita, tre puntate dello stesso percorso nel quale si entrerà nel vivo del problema:
- 24 settembre 2021, ore 10 – durata 60 minuti
SQL o NoSQL, questo è il problema. O no?
In questo workshop gratuito scoprirai i vantaggi di Autonomous Database attraverso un caso pratico di utilizzo riguardante l’ambiente universitario. Autonomous Database è il database multimodel/multiworkload standalone in cloud per lo storage di JSON, in grado di accelerare il time-to-market delle tue applicazioni e di ridurre al minimo i task di gestione [ISCRIVITI QUI] - 1 ottobre 2021, ore 10 – durata 60 minuti
Applicazione Web che sfrutta capacità di analisi spaziali e a grafo basate su JSON
In questo workshop gratuito vedremo i vantaggi di JSON nello sviluppo di applicazioni, e nello specifico un esempio di applicazione web che sfrutta capacità di analisi spaziali e a grafo basate su JSON [ISCRIVITI QUI] - 8 ottobre 2021, ore 10 – durata 60 minuti
Come fare porting da un database nosql al database Oracle
In questo workshop gratuito mostreremo come fare il porting di un’applicazione esistente da un altro nosql al dabase Oracle. Metteremo in evidenza la facilità e i benefici dello sviluppo JSON con Oracle usando dati relazionali e non relazionali [ISCRIVITI QUI]
SQL o NoSQL, non è questo il problema
La realtà, come ci spiega il Principal Technology Architect Luca Bindi, è che con Oracle sia possibile andare oltre questa domanda e che, di fatto, non ci sia bisogno in realtà di scegliere a priori. Su Oracle, infatti, “puoi utilizzare tutti e due i mondi, farli coesistere insieme e avere i vantaggi di tutti e due“.
Le moderne implementazioni di applicazioni richiedono flessibilità, agilità e semplicità d’uso. Questo è il motivo per cui sempre più sviluppatori scelgono i database JSON. Tuttavia, per i database in JSON bisogna usare alcuni accorgimenti – che spesso passano inosservati all’inizio dei progetti – come la necessità di implementare manualmente delle funzionalità, la mancanza di funzioni “di base”, alcune restrizioni di scalabilità o la difficile gestione di grandi volumi di dati, l’alta affidabilità, il backup. Oracle è la scelta migliore per gestire JSON, perché unisce il meglio dei database NoSQL ad altre funzionalità che solo Oracle può offrire, per garantire il successo negli ambienti di produzione
Il periodo della pandemia ha messo di fronte alle aziende nuove necessità e nuovi obiettivi. Sempre di più il mondo JSON ha trovato spazio in virtù di sperimentazioni che molti gruppi hanno portato avanti verso “il nuovo” e questo ha aperto i confini della competenza aziendale su vari tipi di database e sulle rispettive peculiarità. Ora, in questa fase di uscita dal periodo più complesso della parentesi pandemica, le aziende stanno tornando su orizzonti spesso più pragmatici, recuperando gli approcci su cui avevano costruito la propria expertise, ma forti di una maturata competenza sulla gestione dei dati.
Oracle si innesta in questo processo evolutivo mettendo a disposizione asset quali la transazionalità e la consistenza dell’informazione, veri e propri punti fermi che altrimenti dovrebbero essere demandati al lavoro, all’attenzione e alle strategie dello sviluppatore. Ecco perché il gruppo ha molto da offrire in questa fase evolutiva nella quale banche, utility e PMI di ogni tipo esplorano ogni possibilità disponibile partendo, spesso e volentieri, proprio da precedenti esperienze con database Oracle.
I tre webinar non pongono dunque la necessità di una scelta a priori a sviluppatori, database architect e sistemisti. Parlando ai molti studenti che vi stanno partecipando, viene sottolineata invece l’importanza capitale della competenza e della conoscenza di ambo gli approcci, così da poterne conoscere i rispettivi punti di forza. Si affronta, soprattutto, il fatto che Oracle su Autonomous Database sia in grado di far dialogare i due mondi per poter trarre alternativamente valore dall’uno e dall’altro – contemporaneamente, in modo quasi integrato, senza soluzione di continuità.
Ma non solo. Il terzo webinar della serie affronterà anche un aspetto del tutto nuovo, fulcro ed evoluzione del dilemma “SQL o NoSQL” da cui tutto trae origine: durante l’appuntamento sarà spiegato infatti come sia ora possibile il passaggio su Oracle di un’applicazione scritta per MongoDB senza dover riscrivere parte del codice. Un’anteprima assoluta, dunque, per un servizio rivoluzionario che Oracle aprirà agli sviluppatori a partire da fine settembre.
In collaborazione con Oracle