Saranno innanzitutto “sostanziali benefici” quelli che verranno portati, a partire dal prossimo novembre, ai quasi 30 milioni di clienti della più grande azienda di telefonia mobile del Regno Unito dell’immediato futuro. Mani sono state appena strette: T-Mobile UK e Orange hanno annunciato l’accordo che le trasformerà in un unico attore protagonista, alla conquista della fetta di mercato più saporita, quel 37 per cento totale che permetterà alle due aziende di scavalcare O2 Telefonica , attuale leader in terra albionica.
Benefici per i clienti, dunque, ma anche un pugno di fondamentali promesse: estensione della copertura di rete, migliore qualità e una serie di servizi aggiuntivi che vadano a coccolare di più il consumatore. È stata una mossa decisiva per France Telecom, terza azienda di telecomunicazioni in Europa e madre dell’operatore mobile Orange, che aveva manifestato l’intenzione di rafforzarsi in un mercato altamente competitivo come quello che ruota intorno a Londra.
Deutsche Telekom, proprietaria di T-Mobile UK, aveva annunciato all’inizio dell’anno di voler considerare una joint venture per affrontare meglio le asperità dello stesso mercato britannico. Offerte erano state consegnate sul tavolo del CEO DT Rene Obermann, da parte di due dei tre principali concorrenti, Vodafone e Telefonica O2, giudicate entrambe decisamente esigue. Alla fine, il 50 per cento del prossimo gigante della telefonia mobile andrà ad Orange , con il proprio CEO Tom Alexander a guidare quelli che attualmente sono quasi 20mila dipendenti totali.
Troppo presto, stando alle dichiarazioni rilasciate, per entrare nel dettaglio dell’impatto che la fusione avrà sullo staff, dato che le operazioni effettive non inizieranno prima di novembre e, soprattutto, ognuno dei due brand rimarrà indipendente per almeno 18 mesi. L’accordo darà vita a un business con profitti attesi dal valore di circa 10 miliardi di euro, che porterà T-Mobile UK ad abbandonare la sua attuale quarta posizione nel mercato con il 15 per cento della torta. La fusione, infine, costerà alle due aziende tra i 600 e gli 800 milioni di sterline, cifra necessaria per creare la nuova rete del prossimo gigante mobile .
Mauro Vecchio