La Stazione Spaziale Internazionale (ISS) è ormai prossima alla pensione, quindi la NASA ha avviato un programma di finanziamento per la costruzione di stazioni spaziali di aziende private. L’agenzia statunitense ha annunciato che 130 milioni di dollari sono destinati a Orbital Reef di Blue Origin. Altri 285,6 milioni sono stati assegnati a Northrop Grumman e Nanoracks.
Blue Origin e NASA di nuovo in affari
Come è noto, la causa intentata dall’azienda di Jeff Bezos contro la NASA è stato uno dei motivi che hanno comportato l’aggiornamento della roadmap per il programma Artemis. La collaborazione continuerà però su altri progetti, tra cui la costruzione di Orbital Reef. La stazione spaziale (visibile nell’immagine in evidenza), che dovrebbe essere operativa dalla seconda metà del decennio, ospiterà ovviamente gli astronauti della NASA, ma anche quelli di altri paesi e pure i turisti.
Blue Origin porterà in orbita terrestre bassa (LEO) i moduli che compongono la stazione, utilizzando il razzo riutilizzabile New Glenn. L’azienda di Jeff Bezos costruirà anche alcuni moduli. Altri verranno realizzati da Sierra Space, che fornirà la navicella Dream Chaser per portare persone e rifornimenti su Orbital Reef. Boeing contribuirà con la sua navicella Starliner e la costruzione di un modulo.
Northrop Grumman riceverà dalla NASA un finanziamento di 126,5 milioni di dollari per la costruzione della sua stazione spaziale (non è noto il nome). L’azienda statunitense sfrutterà l’esperienza acquisita nella realizzazione della navicella cargo Cygnus, del Mission Extension Vehicle (MEV) e modulo Habitation and Logistics Outpost (HALO) del Lunar Gateway. La stazione può ospitare fino a otto persone e rimarrà in orbita per 15 anni.
Infine, Nanoracks riceverà 160 milioni di dollari per la costruzione di Starlab. La stazione spaziale, che può ospitare quattro persone, dovrebbe essere lanciata nel 2027. All’inizio del 2020, la NASA aveva già sottoscritto un contratto da 140 milioni di dollari con Axiom Space. In questo caso è previsto l’aggancio dei moduli alla ISS che successivamente faranno parte della stazione spaziale.