Arrivato ormai a quota 11 milioni di dollari , Ubuntu Edge mal che vada potrà comunque vantare il nuovo record di raccolta fondi a mezzo Internet: superati i record precedenti dello smartwatch Pebble e della console Ouya, lo smartphone Canonical è entrato nella storia anche se probabilmente non passerà mai dalla carta alla realtà. Almeno non grazie al crowd-funding su Indiegogo .
È ancora molto distante l’obiettivo da 32 milioni di dollari fissato dal team di sviluppo: improbabile che nelle prossime ore si riesca a raccogliere il doppio di quanto fin qui racimolato, nonostante lo sforzo collettivo di Canonical e dei suoi supporter per promuovere l’iniziativa , e l’introduzione di un nuovo ticket da 7.000 dollari rivolto alle aziende che offre 10 telefoni ai piccoli gruppi che desiderino provare lo smartphone Ubuntu.
Canonical si è detta comunque “sopresa” dall’attenzione riservata dagli utenti per il suo progetto sperimentale, che prevede uno schermo da 4,5 pollici in cristallo zaffiro (risoluzione 720p), 128GB di spazio di archiviazione, 4GB di RAM e la capacità di funzionare sia con Android che con Ubuntu (dual-boot). Le nazioni che maggiormente hanno contribuito al progetto sono per il momento USA, Regno Unito, Germania, Canada e Australia : il resto della top ten è occupato da nazioni europee, con Olanda, Svezia, Francia, Svizzera e Norvegia.
Sebbene i più ritengano che a questo punto Canonical difficilmente riuscirà a raccogliere i 32 milioni di dollari richiesti per avviare il progetto, Mark Shuttleworth ha confessato alla BBC che alcuni produttori importanti di elettronica di consumo si sono fatti avanti dopo il lancio della campagna di raccolta fondi per discutere più ampiamente del progetto Edge: al momento appare molto probabile che la campagna finirà con un nulla di fatto, con i soldi restituiti ai sottoscrittori, il progetto dello smartphone Ubuntu potrebbe non sparire definitivamente dalla circolazione ma reincarnarsi in qualcosa di diverso più avanti.
Luca Annunziata