Nuovo incidente per i clienti dell’ecosistema di Apple, con i software per OS X che hanno smesso di funzionare a causa di problemi con un certificato di sicurezza. Cupertino ci ha messo la pezza ma gli utenti continuano a lamentarsi del fatto che il problema, per loro, non è affatto risolto.
Well that would explain the MAS problem. pic.twitter.com/Nuqj9Uxxiz
– Paul Haddad (@tapbot_paul) 12 Novembre 2015
La doccia fredda sugli entusiasmi nutriti per l’ app economy acquista vigore su Twitter, dove sviluppatori e utenti comuni hanno preso a denunciare la comparsa di messaggi di errore in merito al presunto “danneggiamento” delle app precedentemente scaricate dall’App Store di OS X.
L’origine del problema, come ha evidenziato il programmatore Paul Haddad (Tapbot), è riconducibile a un certificato crittografico scaduto l’11 novembre scorso ed evidentemente necessario alla verifica da remoto della legittimità delle app scaricate sull’OS per i computer di Cupertino.
La dipendenza delle app locali dai server remoti, tanto su PC desktop come sui gadget mobile basati su iOS, serve evidentemente a ridurre i rischi di sicurezza o di abuso da parte di hacker e criminali; come dimostra il nuovo malfunzionamento di massa delle app, però, l’impostazione cloud dell’App Store su OS X introduce un singolo punto di vulnerabilità , con conseguenze sistemiche ben più gravi della presunta sicurezza del modello di software Internet-dipendente su cui le aziende telematiche hanno tanto investito in questi anni.
Dal punto di vista di Apple, il problema è stato risolto alla fonte con l’emissione di un nuovo certificato con data di scadenza al 2035; nessun commento ufficiale di Cupertino in merito all’incidente, in ogni caso, mentre gli utenti continuano a denunciare l’impossibilità di far girare le app coinvolte anche dopo aver riautenticato l’account su App Store o aver scaricato di nuovo tutte le app.
Alfonso Maruccia