OS/2, 25 anni e non sentirli

OS/2, 25 anni e non sentirli

Cinque lustri per lo storico sistema operativo di IBM. Nato da una partnership con Microsoft e finito nel dimenticatoio della storia dopo il successo di Windows. Eppure sopravvive qua e là
Cinque lustri per lo storico sistema operativo di IBM. Nato da una partnership con Microsoft e finito nel dimenticatoio della storia dopo il successo di Windows. Eppure sopravvive qua e là

In questi giorni si festeggiano i 25 anni dalla nascita di OS/2, il sistema operativo che nelle intenzioni di IBM avrebbe dovuto cambiare il mondo e che invece finì per lasciare il posto all’irrefrenabile successo di Windows. Eppure nel corso degli anni OS/2 ha saputo crearsi una sua nicchia di utilizzatori e aficionado , tanto da essere ancora in uso oggigiorno.

OS/2 venne alla luce il 2 aprile del 1987 con le migliori intenzioni possibili: nato da una partnership tra IBM e Microsoft, il sistema operativo doveva rappresentare il successore di PC-DOS (e quindi di MS-DOS) da usare con i nuovi processori (80286 e 386) capaci di girare in modalità protetta. Il “grimaldello” dell’evoluzione delle CPU x86 dai 16-bit originali fino ai 64 bit degli attuali processori di Intel e AMD.

Come la storia dell’informatica testimonia, le intenzioni di IBM andarono deluse: Microsoft decise di abbandonare il progetto dopo il successo di vendite di Windows 3.0 (primo OS a finestre ad avere accesso alle funzionalità avanzate della modalità protetta), e Big Blue dovette accontentarsi di vendere il proprio software a specifici settori aziendali o poco più.

Venticinque anni dopo la prima release , OS/2 viene ancora omaggiato come un passo significativo nell’evoluzione dei sistemi operativi per computer, è disponibile in commercio tramite eComStation ed è ancora utilizzato – alla pari di altre antiche tecnologie che non si estinguono mai del tutto – nei bancomat (alcuni, non tutti), nei supermarket statunitensi e in altri sporadici casi che si trascinano dietro legacy più che decennale.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
3 apr 2012
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