AGCOM ha pubblicato il suo ultimo rapporto sulle comunicazioni in Italia, un lavoro di ricerca aggiornato a dicembre 2015 che fornisce dettagli interessanti soprattutto sul fronte dell’hi-tech e delle tecnologie telematiche. Che crescono in velocità.
Le connessioni in banda larga superiori ai 10 Mbps sono arrivate a 4,2 milioni, rivela AGCOM, con una riduzione degli accessi a base di tecnologia xDSL (meno 230.000) e un incremento (più 780.000) per le linee in fibra (FTTC, FTTH); le linee da 10 Mbps o superiori sono ora il 28 per cento del totale, e il 7 per cento supera oramai i 30 Mbps ed entra nella categoria ultra-broadband.
Il trend di crescita c’è, insomma, anche se gli obiettivi fissati con l’Agenda Digitale europea del 2020 continuano a essere parecchio lontani – soprattutto sul fronte della diffusione. A decrescere, con ritmo sostenuto, è invece la rete telefonica fissa con meno 350.000 linee: Telecom/TIM ne perde 740.000, la concorrenza ne ha guadagnate 380.000.
Laddove TIM continua (e presumibilmente continuerà) a giocare un ruolo cruciale è nella gestione all’ingrosso delle nuove linee fisse residenziali, l’85 per cento delle quali “passa” sull’infrastruttura NGA dell’incumbent. L’83 per cento della “fibra” è gestita dall’accoppiata FastWeb/TIM.
La connettività telematica cresce in ambito mobile, con un +15,3 per cento di SIM connesse e 50 milioni in totale; le linee cellulari pensate per gestire anche il traffico dati sono oramai il 54 per cento del totale, sebbene per i prossimi anni si prevede una crescita molto rallentata del mercato degli smartphone nel suo complesso.
Alfonso Maruccia