L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha pubblica l’Osservatorio sulle Comunicazioni relativo al primo trimestre 2024 (PDF). In base ai dati rilevati, il numero di linee fisse è rimasto invariato rispetto al primo trimestre, ma aumentano gli accessi FTTH. Considerando però l’incremento annuale si nota che le connessioni a banda ultralarga sono ancora poco diffuse.
Linee FTTH: solo +5,4% in un anno
A fine giugno 2024 risultano circa 20,24 milioni di linee fisse, come nel trimestre precedente e come a giugno 2023. Il 15,8% (circa 3,2 milioni) sono in rame, l’11,1% (2,3 milioni) sono FWA, il 46,7% (9,5 milioni) sono FTTC e il 25,9% (5,2 milioni) sono FTTH.
Gli accessi FTTC sono diminuiti del 2,9% rispetto a giugno 2023, mentre quelli FTTH sono aumentati del 5,4%. Si tratta di una percentuale piuttosto bassa che indica la lenta diffusione delle connessioni a banda ultralarga, testimoniata anche dai ritardi del Piano Italia 1 Giga (solo il 26,39% dei civici connessi).
Le linee a banda larga sono circa 19,16 milioni (+0,2% rispetto a marzo e +0,8% rispetto a giugno 2023). Le connessioni con velocità di almeno 100 Mbps sono il 75,2% del totale, mentre quelle con velocità di almeno 1 Gbps sono il 25,2% del totale.
TIM possiede una quota complessiva del 36,8%, grazie al 40,2% degli accessi FTTC. La quota scende invece al 26,3% considerando solo le linee FTTH perché c’è maggiore concorrenza. Gli altri operatori non sono molto distanti: Vodafone (17,9%), Wind Tre (17,6%) e Fastweb (15,8%). Swisscom ha acquisito Vodafone Italia, quindi diventerà il principale operatore nel mercato FTTH.