L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha pubblicato i dati dell’Osservatorio sulle comunicazioni relativi al quarto trimestre 2021 che confermano il trend rilevato da alcuni anni, ovvero la crescente diffusione della banda larga. Gli italiani hanno praticamente abbandonato il rame per scegliere le connessioni in fibra ottica, ma è ancora predominante la tecnologia FTTC rispetto alla FTTH.
Cresce la fibra, ma domina il misto rame
Gli accessi complessivi su rete fissa sono aumentati da 19,44 di settembre 2021 a 19,99 milioni di dicembre 2021. Rispetto a dicembre 2020 il numero è invece cresciuto di circa 220.000 unità. Le connessioni in rame (ADSL) sono diminuite dal 29,1% al 27,1% in un trimestre. L’abbandono graduale di questa tecnologia è evidente se viene considerata percentuale di dicembre 2017, ovvero 72,1%.
La maggioranza degli accessi (51,1%) avviene con tecnologia FTTC (Fiber To The Cabinet), ovvero con il tratto in rame tra l’armadio e l’abitazione. Le connessioni FTTH (Fiber To The Home), ovvero con la fibra fino all’abitazione, sono circa il 13,3%. La percentuale è ancora molto bassa, ma si prevede un incremento importante nei prossimi anni, grazie alle varie iniziativa del governo, tra cui il piano Italia 1 Giga. Le connessioni FWA (Fixed Wireless Access) sono invece circa l’8,5%.
Le linee a banda larga sono circa 18,7 milioni, l’85% delle quali attribuibile alla clientela residenziale. Le connessioni con velocità di download superiore a 100 Mbps rappresentano il 61,6% del totale. Conseguentemente è aumentato anche il traffico dati (-19,3% rispetto al 2020). Il principale operatore è TIM con un market share del 41,4%. Seguono Vodafone (16,7%), Fastweb (14,7%), Wind Tre (14,1%), Linkem (3,3%), Eolo (3,1%) e Tiscali (2,2%).