L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha pubblicato i dati dell’Osservatorio relativi ai primi nove mesi dell’anno, evidenziando una diminuzione delle linee in rame e un corrispondente incremento delle connessioni a banda larga, principalmente con tecnologia FTTC. Purtroppo la vera fibra ottica (FTTH) è ancora poco diffusa. È aumentata però la velocità: quasi due terzi delle linee superano i 100 Mbps.
Aumenta la velocità, ma la fibra è poca
In base alle rilevazioni dell’Osservatorio, il numero totale di linee fisse è circa 19,98 milioni, quindi praticamente invariato rispetto al trimestre precedente. Queste sono le percentuali per tipo di connessione: rame (23,1%), FWA (8,8%), FTTC (51,8%) e FTTH (16,3%). Rispetto al precedente trimestre (aprile-giugno 2022) sono aumentati gli accessi FTTH, ma la tecnologia FTTC rimane ampiamente dominante.
Per avere un incremento più netto della vera fibra ottica si dovrà attendere la fine dei lavori assegnati alle aziende vincitrici dei bandi per il piano Italia 1 Giga. Il dato positivo è rappresentato dalle prestazioni. A fine settembre, l’80% delle linee a banda larga offre velocità superiori a 30 Mbps, mentre il 66,6% supera i 100 Mbps.
Per quanto riguarda le quote di mercato, TIM conserva la leadership con il 40,3%, seguita da Vodafone (16,8%), Fastweb (14,4%), Wind Tre (14,3%) e Tiscali/Linkem (4,8%).
Molto interessanti i dati sulle rete mobile. I tre leader del mercato sono TIM, Vodafone e Wind Tre, ma Iliad (al quarto posto) è l’unico operatore che ha registrato un aumento delle SIM (human) rispetto a settembre 2021, raggiungendo una quota dell’11,9%. Inoltre è l’unico operatore con un saldo positivo per la portabilità (8,5% in uscita e 17,5% in entrata). Il dato peggiore è di Wind Tre (25,8% in uscita e 18,9% in entrata). Ciò spiegherebbe perché ha appoggiato le nuove regole di AGCOM.