Roma – Che fine ha fatto la patch promessa da Microsoft dopo il flagello LoveLetter che avrebbe dovuto porre un freno ai worm virus? Sul sito Office Update troviamo un intero documento sulla patch e l’invito ad installarla, salvo poi leggere “aggiornamento disponibile entro breve”…
Evidentemente in queste settimane Microsoft si è dibattuta fra una decisione drastica, ovvero eliminare l’esecuzione automatica di tutti i tipi di attachment e negare l’accesso incondizionato alla rubrica, e una soluzione più blanda, che però potrebbe fornire un falso senso di sicurezza agli utenti e lasciare aperte alcune pericolose porticine.
La prima soluzione non era piaciuta molto agli utenti, ed è forse per questo che Microsoft ha fatto un brusco dietro front riesaminando meglio tutta la storia. In questi ultimi giorni, il big di Redmond pare abbia contattato diversi venditori i cui prodotti potrebbero rivelarsi incompatibili con la patch. In tutto sono 30 aziende, fra cui Accountmate, FileNet, Novell, Palm, Pivotal e Starfish.
Risolvere queste incompatibilità non sarà facile e le aziende coinvolte preferirebbero che Microsoft abdicasse le sue funzioni di tutor della sicurezza a favore delle case di antivirus, che già offrono prodotti in grado di rilevare con una certa efficacia gli insetti delle e-mail. Alla decisione definitiva questa volta sembra non manchi più molto.