La macchina burocratica si era inceppata per qualche motivo (non per colpa del Garante della Privacy), ma ora sembra tutto risolto. L’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha comunicato che sono partite le prime comunicazioni agli over 50 non vaccinati. Se non forniranno adeguate giustificazioni, i No Vax dovranno pagare la multa di 100 euro.
Multe in arrivo, ma la procedura è lunga
Il decreto legge n. 1 del 7 gennaio 2022 ha introdotto l’obbligo vaccinale per gli over 50 a partire dal 1 febbraio. Se non hanno iniziato o completato il ciclo di vaccinazione primario e non hanno effettuato la dose di richiamo (booster) entro i termini di validità del Green Pass, questi cittadini rischiano di pagare una sanzione di 100 euro. Sono ovviamente esclusi coloro che dimostrano di avere un’esenzione per motivi di salute.
Il 4 marzo è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il DPCM del 2 marzo che aggiorna le modalità di verifica dell’obbligo vaccinale. Il Ministero della Salute ha quindi individuato i cittadini over 50 non vaccinati dal Sistema Tessera Sanitaria e inviato i nominativi all’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
Sono oltre 100.000 gli inadempienti che riceveranno la comunicazione e che potranno fornire all’ASL l’eventuale documentazione giustificativa. Al momento i cittadini over 50 che non ha rispettato l’obbligo vaccinale, previsto fino al 15 giugno 2022, sono circa 1,3 milioni. Ovviamente è possibile presentare ricorso al Giudice di Pace, per cui potrebbero passare diversi mesi prima di pagare o meno la multa.
Il Governo dovrebbe annunciare la roadmap per l’eliminazione graduale del Green Pass a partire dal 1 aprile. Quasi certamente non sarà più necessario per sedersi ai tavoli all’aperto di bar e ristoranti, mentre per salire sui mezzi di trasporto sarà sufficiente il certificato base (quello rilasciato in seguito a tampone negativo).