Trascorsi due decenni dalla fondazione e dopo aver acquisito esperienza nel mercato hosting, la francese OVH ha annunciato il mese scorso in occasione del Summit di Parigi un nuovo passo nel suo percorso di evoluzione: il gruppo punta sempre più sul cloud, nasce OVHcloud.
Nasce OVHcloud
L’obiettivo è quello di offrire un’alternativa europea nel settore cloud, mettendo a disposizione delle aziende un intero ecosistema di soluzioni affidabili, efficienti e pienamente conformi alle normative del vecchio continente, GDPR in primis. Queste le parole del CEO Michel Paulin che spiegano le motivazioni del rebranding.
20 anni fa OVH ha puntato sugli esordi della virtualizzazione dei servizi (PaaS, IaaS, SaaS e di altri). Oggi prende il nome di Cloud, volevamo che il nostro brand riflettesse questa realtà in tutto il mondo.
Cambia il nome, ma non il DNA di un’azienda che da sempre basa il proprio business sui principi di apertura e rispetto dei dati. Quella di OVHcloud è una visione di tipo smart per quanto concerne la nuvola: devono essere garantite la facilità di implementazione, l’accessibilità e la trasparenza, con una versatilità dell’offerta sufficiente per rispondere alle specifiche esigenze. I prodotti indirizzati al segmento enterprise sono strutturati in modo da affiancare i decision maker IT nel processo di Digital Transformation.
Dal punto di vista dell’infrastruttura, i server sono equipaggiati con CPU di ultima generazione (Intel Cascade Lake e AMD EPYC 2nd gen) così da non scendere a compromessi in termini di performance. Ancora, le soluzioni Public Cloud consentono a chi sviluppa di accedere in modo flessibile alle risorse on-demand, potendo contare su standard aperti e interoperabili.
Alle imprese di medie dimensioni, alle pubbliche amministrazioni e alle università si rivolge invece la gamma di server dedicati Infrastructure con tecnologia OLA (OVHcloud Link Aggregation) e la possibilità di sviluppare architetture in cluster per la gestione di database voluminosi. Alcuni modelli sono poi dotati di sistema SGX (Intel Software Guard Extensions) per l’isolamento totale dei codici eseguiti e delle informazioni.
Per quanto riguarda il futuro, nel 2020 verrà lanciata l’offerta Virtual Private Server con diverse linee, da Starter a Elite, numerose opzioni (incluse quelle per il backup automatizzato) e uno SLA pari al 99,9%.
A tutto questo si aggiungono le soluzioni Market per professionisti e piccole imprese che desiderano puntare sul digitale, senza dimenticare l’hosting di Cloud Web attraverso il quale allestire ad esempio le proprie vetrine online e i propri e-commerce.