A quasi un mese esatto dal debutto della versione ufficiale di OpenOffice 2.3 , il progetto OxygenOffice ha rilasciato la propria versione estesa della celebre suite per l’ufficio open source.
OxygenOffice Professional si differenzia dalla versione ufficiale della suite per l’inclusione di un numero extra di clip art, immagini e template e funzionalità come il supporto alle macro Visual Basic for Application (VBA) ed al formato Open XML .
La nuova versione di OxygenOffice include 3.400 clip art e immagini , decine di template ed esempi di documento, e oltre 90 font, tutti liberamente utilizzabili anche in ambito professionale. Al momento dell’installazione della suite l’utente può scegliere di installare solo le risorse a lui necessarie, minimizzando così l’occupazione di spazio su disco.
L’OpenOffice alle vitamine integra poi un più completo help online, un manuale utente addizionale, un maggior numero di tip (suggerimenti) dedicati agli utenti alle prime armi e OOoWikipedia , un tool che permette di evidenziare una parola o frase contenuta all’interno di un documento e ricercarla sull’enciclopedia free Wikipedia .
OxygenOffice 2.3.0 migliora poi il già citato supporto alle macro VBA di Excel , al momento ancora sperimentale, ed introduce un filtro d’importazione Open XML che permette di aprire, modificare e salvare documenti creati con MS Office 2007. La suite è anche in grado di aprire i formati Works, WordPerfect, WordPerfect Graphics e T602.
In precedenza il progetto OxygenOffice era conosciuto come OpenOffice.org Premium : il recente cambio di nome è stato giustificato dal team di sviluppo con la volontà di “semplificare la cose e mettere in evidenza che questo progetto è indipendente da quello OpenOffice.org “.
“Il nostro team ama e sostiene il progetto OpenOffice.org, e non desidera causare una potenziale confusione”, si legge in questo comunicato .
OxygenOffice Professional 2.3.0 può essere scaricato gratuitamente da questa pagina nelle versioni per Windows e Linux. Tra le localizzazioni già disponibili c’è anche quella italiana.